Tre sconfitte consecutive, un triplo 2-1 subito che rischia di fare male alla Fiorentina, che ha perso il primato in classifica a scapito della Roma. Non si cancella quanto fatto di buono, ma nemmeno quanto fatto di male. Lo sa Paulo Sousa, che alla vigilia della trasferta di Verona ha parlato in conferenza stampa proprio di quanto fatto finora: "La squadra è consapevole della forza ma anche che dobbiamo migliorare. Dobbiamo avere continuità nel nostro gioco e nei nostri principi fino a che non avremo un cambio di risultati. Abbiamo meritato molto di più di quello che abbiamo ottenuto nell'ultima settimana. Vogliamo sempre far valere i nostri principi, vogliamo creare gioco ed essere concreti: contro la Roma abbiamo creato ma non siamo stati concreti, nonostante i 20 tiri in porta ed i 10 nello specchio dell'area". 

Growing up fast: la Fiorentina si è ritrovata in alto quasi a sopresa, da subito. "Siamo arrivati in poco tempo a livelli importanti, ma io credo molto nella crescita soprattutto collettivo: la crescita non finisce mai e questo avviene anche grazie agli avversari". E ora è tempo di recuperare dopo la flessione: "Il primo recupero è mentale. Quando lavori sulla tattica individuale ci deve essere anche un consolidamento in campo di questo insegnamento. Per questo abbiamo cercato di staccare la spina per ricominciare da una base di cui abbiamo parlato inizialmente per poi correggere le impostazioni dei giocatori per ogni partita". E Sousa resta in fiducia: "Non sono preoccupato perché vedo delle cose veramente di una qualità individuale e collettiva che mi danno fiducia. Noi non dobbiamo vincere, noi dobbiamo avere voglia di vincere ed è diverso. E questa mentalità ci porterà numeri importanti alla fine della stagione".

Ora però c'è da pensare alla gara di domani sera, contro un Verona alla ricerca di riscatto: "Ci sono diversi fattori che fanno cambiare le partite. Le squadre in difficoltà hanno una continua ricerca di una struttura che gli permetta di vincere e anche per questo è difficile capire le decisioni dei colleghi. Rispettando tutti però noi cercheremo sempre di essere noi stessi. Quello che condiziona una settimana senza risultati non ci deve condizionare. Noi dobbiamo avere voglia di vincere non dobbiamo vincere per forza. E con la nostra qualità credo che alla fine riusciremo a conquistare i tre punti".

Turnover o meno, il tecnico portoghese sa che può contare su una grande rosa: "Io penso che abbiamo tanti giocatori di qualità in tutta la rosa. Cerco di dare continuità alla forma dei vari giocatori e prendere decisioni per portare anche altri giocatori in forma. Io conto sempre su tutti. Nella partita di domani, sia per il campo che non esalta la qualità sia per l'avversario in crisi di punti, penso che daremo battaglia come abbiamo sempre dimostrato. Dobbiamo essere capaci di sovrapporci a tutte le difficoltà per poi vincere. Sul piano del carattere tutti i giocatori che andranno in campo daranno il massimo per vincere".

Dualismo sulla sinistra che potrebbe riproporsi: "Alonso prima della Roma ho detto che non si era allenato in settimana, è però un ragazzo giovane ed il suo recupero può essere accelerato. Solo lui può dire se ce la può fare o no, ora sta lavorando in campo ma non ancora con noi. Quando se la sentirà tornerà a giocare. Pasqual? Tutti possono esserci domani, ovvero quelli che sono pronti. Pasqual ha giocato giovedì e ha recuperato bene. E' stata una mia scelta il fatto di lasciarlo fuori".

E infine, gli attaccanti: "Rossi l'ho sempre aspettato fin dall'inizio a Moena. Il comparto medico sta facendo un grande lavoro con lui. Io guardo avanti e voglio che Giuseppe faccia godere i tifosi per tanto tempo. Credo che un allenatore debba aiutare il giocatore a crescere anche nell'intelligenza tattica. Bernardeschi può giocare sia da esterno, che da seconda punta che da play maker. E' un giocatore che ha molta voglia di acquisire e regalare alla squadra e alla città oltre che a se stesso. Quando hai questa attitudine un allenatore ha più capacità di introdurre diverse caratteristiche tattiche al giocatore. Non tutti hanno questa apertura".

La soluzione per essere più cinici potrebbe essere legata al numero di punte? Secondo Sousa la soluzione del giallo è un'altra: "Credo che non è sia una questione di numero di punte il fatto di segnare più gol. Abbiamo già giocato con due punte e stiamo lavorando su questo. Abbiamo recuperato due attaccanti che venivano dall'infortunio e che stanno cercando di crescere per arrivare al top. Credo che sarà deciso in base alle priorità, una volta potremo giocare con tre punte un'altra con due ma il coraggio non mi mancherà mai".

Infine, parole al miele per i tifosi, la città e l'ambiente: "E' bellissimo vederlo in questo modo. Noi dobbiamo capire i valori della città per tradurli in campo e farli sentire orgogliosi. Se saremo più astuti sotto il profilo tattico faremo sempre meglio, ma c'è grinta e orgoglio per la maglia e un grande lavoro in questo momento e per questo sono contento. Lavoriamo per dare continuità ai risultati e avere alchimia con i nostri tifosi".