Alla fine potrebbe essere una sorta di ritorno all'antico per Keisuke Honda. Il meglio della sua esperienza milanista il giapponese lo ha mostrato nelle prime sette partite della scorsa stagione con Inzaghi in panchina. Non nel ruolo di trequartista, secondo molti, lui per primo, quello ideale, ma esterno d'attacco nel tridente del Milan.

Posizione a lui non troppo gradita, ma che in questo momento rappresenta l'unico spiraglio di un posto nella formazione titolare. Proprio quello che potrebbe succedere domani nella delicata sfida contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Gara importante per la classifica del Milan, per il morale e per altri mille aspetti. Sinisa Mihajlovic è compreso in queste altre centinaia di sfaccettature. Proprio a lui spetta la decisione finale legata ad Honda. Il pensiero di inserire lui nel tridente e arretrare quel jolly poliedrico di Jack Bonaventura è venuto all'allenatore serbo che però ancora non ha sciolto i propri dubbi. L'alternativa sarebbe De Jong da mezzala con l'ex Atalanta ancora esterno offensivo. Bonaventura e Honda darebbero un'interpretazione diversa del ruolo. Più abituato il numero 28, forgiato in questo senso dall'esperienza all' Atalanta, adattato l'ex CSKA Mosca, in grado comunque di sobbarcarsi un grande lavoro anche dal punto di vista tattico. E magari in grado di mettere qualche pallone in più in area di rigore dove Luiz Adriano o Bacca non aspettano praticamente altro.

Nella rifinitura di oggi Sinisa Mihajlovic dovrebbe risolvere anche questo dubbio di formazione. Le possibilità di sbagliare sono prossime allo zero se il clima di San Siro dovesse essere ancora sull'onda lunga della contestazione e della poca pazienza delle ultime settimane. Sassuolo e Chievo in tre giorni davanti ai proprio tifosi. Il Milan e Mihajlovic si giocano davvero molto.