Allo stadio Romeo Menti va in scena una sfida sulla carta emozionante, tra due formazioni desiderose di punti seppur per differenti motivazioni: il Vicenza padrone di casa per continuare a puntare i playoff, il Novara ospite per assicurarsi una salvezza sicura.

I biancorossi si presentano con un offensivo 4-3-3 e non sono da meno i piemontesi, scesi in campo con la medesima formazione. Partono subito forte gli uomini di Marino, con un tiro di poco a lato al 5’ del rientrante Laverone a cui fa da contraltare l’ottima respinta di Da Costa. Il Vicenza fa la partita ma, per un beffardo gioco del destino, è il Novara a passare in vantaggio: Viola lancia perfettamente Gonzalez che insacca perfettamente al 14’. Non ci sta il Vicenza, proiettatosi immediatamente avanti dopo il gol subito. Al 21’ ci tenta senza successo il terzino D’Elia,  a cui però non seguono ulteriori azioni pericolose. Il Vicenza appare spento ed il Novara non ha alcun interesse a spingersi in avanti. L’ultima, grande occasione del primo tempo è al 37’ sui piedi del bomber vicentino Raicevic, incapace di segnare dopo l’errore del portiere Da Costa.

Secondo tempo che comincia sulla falsa riga del primo, con toni bassi e poche azioni. Al 53’ il Novara sfiora il raddoppio con Evacuo, palla di poco a lato. Finalmente il Vicenza si ricorda di essere in svantaggio e si risveglia, accarezzando il pari al 59’ con un bel tiro di Mantovani. La conclusione del difensore è però un’illusione che si trasforma ben presto in incubo per i tifosi della squadra biancorossa: al 62’, infatti, il Novara raddoppia con Poli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il gol taglia le gambe al Vincenza, sotto di due reti e con un gioco scarsamente pericoloso. Per più di venticinque minuti, infatti, i padroni di casa tengono in mano il pallino del gioco, ma non riescono a concludere l’azione, risultando sterili sotto porta. Per registrare un’altra conclusione di rilievo, si deve attendere addirittura il minuto 87, con Vita (entrato al posto di Rinaudo) che tenta un gol in girata. Ancora attento il portiere Da Costa, di sicuro il migliore dei suoi. Partita che scivola quindi verso la fine, concludendosi dopo tre minuti di recupero.

Brutta partita e risultato assolutamente inaspettato, contornato da una prestazione insufficiente da parte del Vicenza. Non è giusto parlare di crisi, ma il brutto gioco espresso e la seconda sconfitta di fila (la prima in casa) devono far riflettere. Non si possono perdere, infatti, tre punti contro una squadra che lotta per la salvezza, se l’obiettivo minimo si chiama playoff. Nulla da dire, invece, al Novara: bel gioco, solidità difensiva e capacità di sfruttare al massimo le occasioni. Un’altra bella vittoria, la sicurezza di Da Costa, Gonzalez ritrovato, tre note liete che portano alla conquista dei tre punti per la terza volta di fila. Numero tre ricorrente, quindi, per una squadra che sembra aver trovato la propria dimensione dopo i primi turni di confusione tattica ed assenza di risultati.