Il 4-3-1-2, che ha fatto la storia del Milan, rischia di finire nel dimenticatoio, complice un pessimo avvio in campionato: tre vittorie, di fronte a quattro sconfitte, di cui due pesantissime contro Fiorentina e Napoli.
Ecco, che Sinisa Mihajlovic sperimenta un nuovo modulo, dal 4-3-1-2, mascherato in un più offensivo 4-3-3, caro al Milan brasiliano di Leonardo, si passa al 4-4-2, il modulo per eccellenza. Ieri, durante il secondo tempo, nell'amichevole vinta a Monza per 3-0, il tecnico serbo ha schierato i giocatori nel nuovo modulo, ottenendo risposte positive da Poli, adattato a terzino sinistro, e da Josè Mauri, più a suo agio da interno nel centrocampo a quattro elementi, piuttosto che da mezz'ala. Il nuovo modulo ha anche favorito le scorribande di Cerci, schierato come laterale di centrocampo, sulla destra, con licenza di creare superiorità numerica dalla fascia ed inserirsi per crearsi un tiro dalla distanza.
Per ora, come ribadisce a più riprese Mihajlovic, si procede con calma e pazienza, difficilmente si vedrà il nuovo modulo già nella ripresa del campionato a Torino, contro i granata di Ventura, in quanto mancano la maggior parte dei titolari, impegnati con le rispettive spedizioni nazionali.
Risposte positive, ma anche spiacevoli conferme: Suso sempre più destinato ai margini della rosa, troppo fumoso anche nell'amichevole con la compagine monzese, mentre Alex pare essere un lontanissimo parente del buon difensore ammirato negli anni precedenti, ormai sul viale del tramonto. Rimandato Boateng, in ritardo di condizione, ma volenteroso in attacco.