Capelli ricci, scatto bruciante. Corporatura esile, dribbling ubriacante. Ci sarebbero mille aggettivi per descrivere Juan Guillermo Cuadrado Bello, ma il più significativo si trova nel proprio cognome. Non stiamo giudicando assolutamente l'estetica, ma la concezione kantiana di bellezza: piacevole è ciò che appaga i sensi, che dà soddisfazione. E soddisfazioni in questo inizio di stagione il colombiano ne ha regalate parecchie, ai tifosi, al suo allenatore e a chi aveva deciso di puntare su di lui. Come non può essere giudicato bello un doppiopasso che disorienta l'avversario, una corsa spasmodica sulla fascia per recuperare il pallone, un tiro a giro a rientrare? Evidentemente bisogna chiederlo a Josè Mourinho, che aveva deciso che nel suo Chelsea Cuadrado avrebbe trovato posto solo in panchina e qualche volta in tribuna. Poche chances concesse, molti (32mln di euro per l'esattezza) soldi investiti, troppa voglia di rivalsa. Ed è così che "la Vespa", questo il soprannome affibiatogli ai tempi di Firenze, corre come quando faceva coppia con Muriel nel Lecce di Cosmi e sforna prestazioni da grande campione come nella Viola che a malincuore lo ha visto emigrare in quel di Londra.

A dirla tutta, in pochissimi nella tifoseria bianconera avrebbero scommesso ad Agosto sul giovane talento sudamericano. Molti i commenti negativi, considerato un rimpiazzo su cui virare nel caso in cui la dirigenza non avrebbe potuto portare a casa dei campioni con più appeal. Quando però entri all'Olimpico e cambi la partita, beh lì non c'è più niente da dire. Non è stato perso un briciolo di quella tenacia, grinta e determinazione messa in campo quel 30 Agosto contro la Roma, al suo esordio, nella partita più complicata. Molti pensavano che fosse arruginito, che quel motorino non funzionasse più come una volta. E invece un goccio di lubrificante e via, più veloce di Speedy Gonzales. Da quel giorno è stato sempre presente in campo, e quando lo è stato meno, come a Napoli dove è stato schierato solo 26 minuti, se n'è sentita la mancanza.

Appena arrivato, già nel video di presentazione ai microfoni di Juventus.com, dichiarò che non era fatto per stare sulla trequarti, ma per mangiarsi la fascia. Eccolo accontentato, Massimiliano Allegri non ha più utilizzato il 4-3-1-2 e ha virato su moduli in cui la squadra girasse intorno al suo campione, 4-3-3 e 3-5-2. E' con la prima soluzione che Juan sforna le sue prestazioni migliori: grande sacrificio in fase difensiva, garantisce velocità in ripartenza, ottima qualità nel palleggio al limite dell'area e palla incollata perennemente al piede. L'unica pecca è la mancanza di conclusioni decisive, "vizio" che condivide con la maggior parte dei suoi compagni. Nel 3-5-2 invece svolge sempre egregiamente il proprio compito, ma sembra quasi chiuso in gabbia, anche se con la Fiorentina era proprio l'abilità nel partire dalle retrovie per arrivare nell'area avversaria con imprevedibilità ed estrema rapidità che lo aveva consacrato definitivamente. Cuadrado ha scalato le gerarchie ma come ha ripetuto più volte Allegri, non è un robot e qualche volta dovrà riposarsi anche lui, anche se attualmente si fa fatica a comprendere chi possa prendere il suo posto. In attesa dei rientri di Lichtsteiner e Caceres probabile uno spostamento di Pereyra sulla fascia destra , dinamica che però lascia scontento il giocatore, che preferisce giocare a centrale ,o di Padoin, che però può essere utilizzato solo in Italia dopo l'esclusione dalla lista Champions.

C'è una differenza tra un campione ed un leader. Il primo gioca per sè stesso, per la propria fama e per soddisfare la propria voglia di vincere, il secondo invece gioca per la squadra e il suo obiettivo primario è quello di portarla alla vittoria. Solo il tempo dirà cosa Cuadrado possa rappresentare per la Juve, ma a giudicare da questo inizio, è sulla buona strada per entrare nella seconda categoria. I bianconeri intanto sono pronti a riscattarlo per 20 milioni più 3 o 4 di bonus già da subito, per evitare clamorosi inserimenti per un giocatore che, se inserito sul mercato, farebbe gola a mezza Europa.