Da Formello a Coverciano, il passo è breve. Marco Parolo ha portato con sé dal centro sportivo della Lazio a quello dell'Italia, a Coverciano, tutta la fiducia e l'entusiasmo di una squadra in ripresa. Il centrocampista biancoceleste è apparso sereno ma soprattutto carico nella conferenza stampa di giornata, dove ha accompagnato Stephan El Shaarawy nella presentazione della gara che gli azzurri giocheranno in Azerbaigian.
Una gara tutt'altro che semplice, anche se la classifica dice il contrario. L'ostica trasferta azera arriva puntuale per gli azzurri nell'intento di confermare il primato e strappare il pass qualificazione per Euro 2016. Motivazioni sufficienti per presentarsi al meglio: "L'Azerbaigian una trappola? Stiamo curando tutti i dettagli, sappiamo che non sarà una partita semplice. Giocheremo nel loro nuovo stadio e daranno il 110% contro l'Italia. Vengono da quattro risultati utili consecutivi e questo avrà dato loro morale ma sappiamo che abbiamo una prima opportunità per chiudere il discorso qualificazione e quindi ci stiamo preparando come se fosse una finale".
Una due giorni di ritiro che ha visto prima la defezione e la partenza di Berardi e Santon, ed infine di Insigne. Questo il parere sui due infortuni: "Chi viene in Nazionale lo fa per restarci. Noi giocatori valutiamo con onestà il nostro stato di forma. Dispiace per Lorenzo e spero possa riprendersi subito, credo che abbia parlato sia con i medici della Nazionale che con quelli del Napoli e successivamente è stata presa una decisione. Se ci mancherà? Sta facendo benissimo con il Napoli e ci avrebbe dato tanto ma qui la forza è il gruppo. Abbiamo tanti giocatori, da soli non si fa la differenza".
Sulle scelte di Conte per la formazione che scenderà in campo Parolo non si sbottona, prima di analizzare i punti di forza della Nazionale: "Ci tiene sulle spine, è difficile che qualcuno sappia in anticipo se giocherà o meno dall'inizio. Ci chiede tanto e noi dobbiamo dare il massimo in ogni partita. La difesa? Se guardiamo al passato notiamo che spesso le squadre che subiscono poco sono poi quelle che vincono. Se ci sono intensità e compattezza difensiva i risultati arrivano. Come squadra dobbiamo rischiare poco".
Infine, il centrocampista ex Parma è tornato ad analizzare gli aspetti legati alla sua squadra di club. Queste le sue considerazioni sull'inizio di campionato della Lazio, falcidiato come la Nazionale, dagli infortuni: "Abbiamo avuto degli infortuni che ci hanno complicato le cose, ma una volta recuperati i giocatori tutto è andato meglio. Siamo in un'ottima posizione di classifica e possiamo fare ancora meglio, lotteremo per i vertici fino alla fine. Dopo il ko con il Napoli abbiamo capito che dovevamo tornare umili, che tutti dovevano correre per i compagni. Il gruppo resta il fattore principale, una batosta del genere è servita. Adesso vogliamo continuare con questa umiltà".