Dopo il pareggio di Palermo e le belle prestazioni contro Fiorentina e Napoli, che son valse un altro punto in cascina, non c'è tempo di rifiatare per la matricola Carpi. Castori non può allentare le briglie sui propri ragazzi e, dopo il pareggio di mercoledì contro i partenopei, è già impegnato a pensare alla trasferta di domani contro la Roma. Difficile, ovviamente, per una squadra neopromossa fare i conti in sette giorni con Fiorentina, Napoli e Roma, tre delle migliori squadre del lotto, ma gli emiliani proveranno ugualmente a mettercela tutta e ben figurare contro i capitolini di Garcia

"Contro Fiorentina e Napoli abbiamo disputato due ottime gare. Sono contento delle prestazioni con le quali potevamo ottenere più punti ma prendiamo quello che è arrivato, perché ormai guardare indietro non serve a nulla. C'è rimasta la convinzione che possiamo fare risultato anche al cospetto di squadre forti. Andiamo a Roma con questo spirito. Le partite vanno sempre giocate, non si parte già battuti". Queste le parole di Fabrizio Castori, che in conferenza stampa ha analizzato i temi di queste prime cinque gare di stagione, prima di parlare dell'ostico calendario hanno affrontato gli emiliani e dell'avversaria di domani. 

Anche se prima o poi bisogna incontrarle tutte, il battesimo di fuoco che ha messo il Carpi di fronte a Inter, Fiorentina e Napoli in casa, Sampdoria, Palermo e Roma fuori, non è stato di certo un benvenuto accogliente: "Per noi è stato difficilissimo. Abbiamo affrontato tutte le big tranne Juve e Milan. Ci è servito anche per crescere sotto l'aspetto mentale, per capire che possiamo farcela anche contro questi squadroni. Prendiamo di buono quello che abbiamo fatto, ora il calendario ci riserverà partite non dico facili, ma almeno contro avversari della nostra dimensione. La classifica è molto corta, le squadre che lottano per la salvezza sono ad un punto da noi. Non dobbiamo perdere il coraggio, evitare di deprimerci. Pensiamo a crescere, a far bene e credere in quello che facciamo".

Castori, oltre ai due punti in classifica, trova anche un altro aspetto sul quale sorridere: "Siamo gli unici ad aver segnato all'Inter, fino alla scorsa gara eravamo sesti per tiri in porta. Abbiamo dei numeri che ci danno fiducia".

L'analisi si sposta, successivamente, sulla squadra di Garcia, che come Inter, Fiorentina e Napoli non è minimamente da considerare una squadra all'altezza degli emiliani, quantomeno sulla carta: "Non ci possiamo paragonare alla Roma che, a prescindere dalla costanza, è una squadra di grande qualità. Dobbiamo pensare a noi, fare una partita di grandissima concentrazione, intensità e umiltà. Giocare da squadra, come abbiamo dimostrato di saper fare, ma anche con la convinzione di poter uscire con un buon risultato dal campo, perché i complimenti senza i punti lasciano il tempo che trovano. Anzi, a volte fanno arrabbiare ancora di più. Dobbiamo credere che ce la possiamo fare. Ma se non c'è il sacrificio, viene meno la possibilità di colmare il gap tecnico con le grandi squadre".

Infine, l'ultima battuta del tecnico riguarda la sfida contro Francesco Totti: "È un onore giocare contro di lui, una cosa che fino a qualche anno fa non pensavo nemmeno. E' un grande campione, già nella storia del calcio italiano".