Dalla trasferta ciociara in quel di Frosinone, la Roma di Garcia porta via il bottino pieno e poco altro. Una prestazione in ombra, forse troppo brutta per essere vera, forse giustificata in parte dalla presenza ingombrante nella mente, che di conseguenza ha attanagliato anche il corpo dei giocatori, della Champions League e del Barcellona. L'esperienza traumatica della scorsa stagione ha permesso alla Roma di volare ad altezze molto meno proibitive rispetto a quanto fatto alla vigilia della sfida dello scorso anno contro il Bayern che distrusse sogni di gloria e si portò con se le polemiche che infestarono lo spogliatoio romano. 

Si cambia pagina, immediatamente. Dal Bayern, al Frosinone, passando per l'Atletico di Madrid del cholo Simeone. Già, perché il monito più importante per la Roma deve arrivare, oltre che dalla consapevolezza di dover mettere in campo tutto il possibile per arrivare ad un risultato positivo, dalla brillante prova del Barcellona a Madrid, sponda colchoneros. Niente di esaltante, ma ciò che ha messo in mostra la truppa di Luis Enrique è quello che preoccupa maggiormente il collega transalpino della Roma: pressing feroce, portato da attaccanti e centrocampisti nella trequarti avversaria, che imbriglia ed attanaglia il possesso palla non propriamente sublime della squadra capitolina. Con Pjanic ancora in dubbio le capacità tecniche della Roma in fase di palleggio ed in uscita palla al piede si riducono drasticamente e sebbene la forza fisica non sia un problema, Garcia si trova con le mani legate e con una serie di dubbi che probabilmente non troveranno risposta nella sua rosa. 

In vista della sfida di mercoledì, tuttavia, l'atteggiamento tattico visto a Frosinone cambierà e non di poco. Il 4-2-3-1 a dir poco offensivo visto al Matusa verrà messo in cantina e usato solo in partite che lo permettono, mentre contro avversari ben più quotati dell'umile e volitivo gruppo di Stellone, bisognerà dimostrare ben altro soprattutto in fase di non possesso. Per questo Garcia dovrebbe optare per una mediana tutta di contenimento e sostanza, provando a sfruttare le ripartenze laterali dei funamboli Salah e Falque per innescare Dzeko unica punta. Totti non ha convinto e sicuramente non sarà del match all'Olimpico, tantomeno in coppia con il gigante bosniaco. I dubbi di Garcia potrebbero trovare un'unica soluzione: anche se la prestazione di Rudiger è stata positiva, sarà De Rossi ad accompagnare Manolas al centro della difesa, preferendo l'esperienza ed il carisma, oltre all'abitudine a giocare partite di questo tipo, del nuovo acquisto Vainqueur a centrocampo, in compagnia di Keita e Nainggolan. 

Quale Roma scenderà in campo, non negli effettivi, ma di testa e concentrazione, lo scopriremo soltanto aspettando la sfida di mercoledì sera. Tuttavia il cappotto rimediato dal Bayern lo scorso anno sarà più utile del previsto per approcciare al meglio la nuova edizione della più importante manifestazione continentale per club.