Un altro esordio in grande stile, un altro esordio contro una grande. Come due anni fa, con il Verona di ritorno nella massima serie che affrontò il Milan. Vincendo 2-1. Circa 730 giorni dopo, arriva la Roma al Bentegodi, e il tecnico Andrea Mandorlini non vuol sentir parlare della vittoria di quel giorno: "Un'altra storia. Affrontiamo una squadra che si è rafforzata tantissimo, una formazione che lotterà sino alla fine per la conquista dello scudetto. Sulla carta non c'è partita, i valori tecnici sono davvero differenti. Ma il calcio è lo sport più bello del mondo proprio perché non c'è nulla di scritto, di scontato. Credo che la Roma si sia avvicinata tantissimo alla Juve, hanno lavorato davvero bene durante l'estate. Allora, detto che la Roma è fortissima noi proveremo nel nostro piccolo a metterli in difficoltà".

Indicazioni sulla formazione, che dipenderà tanto dallo schieramento dell'avversario. "Pazzini e Toni davanti con un trequartista alle spalle? Se loro giocano con Dzeko e Totti potrebbe essere. Se giocano con il tridente vedremo. I nomi e i moduli contano poco, conta l'atteggiamento quando incontri squadre come la Roma".

Ci sono defezioni importanti, ma passa tutto in secondo piano secondo il tecnico: "Non avremo Ionita, ma abbiamo recuperato Viviani. Davanti alla difesa giocherà Greco. Leandro può fare bene quel ruolo, sono sicuro che ne ha le capacità. Comunque abbiamo davanti un avversario talmente forte che sono sicuro saprà tirarci fuori il massimo. Il migliore dei giallorossi? Ne hanno tanti, ma io penso sempre al capitano, Totti è unico".