Come un fulmine a ciel sereno, forse peggio. Anche se l'atmosfera che sovrasta e circonda il calcio italiano è tutt'altro che serena e limpida, le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel pomeriggio di ieri, intorbidiscono e scuotono ancor di più il mondo della Dea Eupalla a tinte verdi bianche e rosse. 

"Sai Aurelio forse siete tre o quattro ad avere i conti a posto". Così come il segreto di Pucinella, che tutti conoscono ma che allo stesso modo chiunque ha paura e timore nel proferir verbo, le parole del patron azzurro fanno da vettore alla confessione telefonica del numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, avuta con il presidente del Napoli. 

"Sono felice e contento che squadre importanti come Milan, Inter, Fiorentina e Roma si stiano rafforzando. Bisogna mettere però anche i punti sulle i con la Federcalcio per guardare ai bilanci delle società, che avrebbe dovuto salvaguardare il problema del Parma. Tavecchio è responsabile, come è responsabile il suo predecessore Abete. Tavecchio per telefono mi ha detto: "Sai Aurelio forse siete tre o quattro ad avere i conti a posto". In Serie B e C c'è un disastro. Allora che facciamo? Ripartiamo col calcio così? Non è il caso di sedersi e trovare una soluzione? Anche Platini che adesso andrà alla Fifa in un ruolo importantissimo, speriamo lo sostituisca alla Uefa un uomo responsabile, è abbastanza elastico sull'argomento. Bisogna creare l'equilibrio nei campionati, altrimenti avremo sempre 4-5 squadre più forti e le altre faranno da sparring-partner. Perchè non stanno in A città importanti come Bari e Catania? Perchè sono fallite? Perchè se non se ne sono accorti prima?".

L'istrionico patron azzurro, dopo la dichiarazione alquanto scioccante, pone l'accento sulla situazione del calcio italiano, interrogandosi sulla situazione finanziaria delle squadre: ben vengano rinforzi di qualità che possano elevare il livello delle squadre nostrane a competere con quelle europee, ma la Federcalcio deve avere ben chiaro in mente il modus operandi con il quale controllare spese e ricavi, costi e bilanci, onde evitare di ripetere spiacevoli e disgustose situazioni quali Parma e Catania. 

Le stesse parole che l'imprenditore romano lanciò da Ginevra in occasione della sfida tra Italia e Portogallo e che sembrano fare il paio con quelle di ieri: "Bisogna tenere d'occhio i bilanci delle società: Tavecchio mi ha confermato che solo tre squadre potrebbero iscriversi al campionato: così non si può andare avanti". A due mesi di distanza, poco o nulla sembra cambiato.

Il monito di De Laurentiis sembra esser chiaro e senza usare giri di parole, come suo solito. Il presidente del Napoli manda un chiaro messaggio a mò di invito per risanare dalla base il mondo del Calcio prima che sia troppo tardi. Utopia o realtà?