La quiete dopo la tempesta. In casa Fiorentina la stagione era iniziata tra addii e polemiche, scatenando il panico e le ire della tifoseria viola dopo che sia Montella che Salah avevano abbandonato il progetto dei Della Valle. Qualche giorno dopo, la presentazione di Paulo Sousa ed i primi rinnovi, quelli di Bernardeschi e Babacar, hanno lasciato trasparire i primi sintomi di un fiducia ritrovata, che si è andata man mano rafforzandosi con i primi nomi degli acquisti sul mercato, come Mario Suarez e Walace, quest'ultimo in via di definizione.
Uno dei punti cardine del nuovo giovane corso della squadra gigliata dei Della Valle è stato il rinnovo di Federico Bernardeschi, che assieme a Babacar rappresenterà il futuro della squadra di Paulo Sousa. Quest'oggi, il giovane talento si è presentato alla stampa, parlando della scelta del rinnovo e soprattutto delle voci sul suo addio: "Sono qui da 12 anni. Se non abbiamo trovato l'accordo l'anno scorso non è perché c'erano altre squadre dietro di me, come ad esempio la Juventus. Non ho mai pensato di andare via dalla Fiorentina e non c'era la Juventus dietro di me. Spero di dimostrare il mio valore. La parte economica, sia chiaro, è molto importante. Ma dovevo soltanto capire se il mio progetto coincideva con quello della società".
B&B, la nuova coppia dell'attacco a tinte viola è pronta a prendersi la Fiorentina e la Serie A. Il giovane attaccante spiega il motivo del mancato accordo per il rinnovo già lo scorso anno e parla della coppia con Khouma El Babacar: "Venivo dalla Serie B, poi ho avuto un infortunio grave. Quest'anno ho trovato l'accordo che volevo. Sono pronto, ho anche un compagno molto valido accanto a me. Spero che questa stagione possa essere quella giusta. So che non è facile diventare una bandiera, è cambiata la mentalità, ma vorrei conquistare Firenze. Lo spero, vedremo. Se ho parlato con Babacar? Si, sempre e abbiamo sempre saputo cosa ci ha dato questa società e che saremmo voluti rimanere".
I primi giorni di ritiro hanno messo di fronte Bernardeschi a Giuseppe Rossi, che torna in rosa dopo l'anno da infortunato: "Se non si fosse infortunato non sarebbe a Firenze, magari giocherebbe al Real Madrid o al Barcellona. È un fenomeno e soprattutto è un bravo ragazzo. La maglia numero 10? So che è molto importante, l'hanno vestita grandi campioni. Quando li vedevo giocare, mi ricordo Baggio, dicevo a mio padre che sarebbe stato un sogno. Ho scelto di indossarla perché sono qui da 12 anni e sento di volerla indossare. Mi darà stimoli e mi spingerà a fare sempre meglio. Non voglio che questa cosa venga presa come presunzione. Per me è un orgoglio indossare questo numero in una città come Firenze".
Il giovane carrarese parla anche dell'esperienza con l'Under 21, oltre a parlare dei propositi per l'anno nuovo: "Tutti i calciatori sperano di indossare la maglia della propria Nazionale. Con l'Under 21 non ero proprio al 100%. Voglio ringraziare Di Biagio per avermi portato nonostante non fossi al top della condizione. Poi voglio ringraziare anche la famiglia Della Valle che ha sempre creduto in me".
A presentare Bernardeschi c'era, accanto all'attaccante classe '94, il direttore Daniele Pradè, che ha così risposto alle polemiche sulla prima fase di ritiro e sulla programmazione sul mercato e non solo della società gigliata: "Sono felice di essere io ad essere qui ad annunciare il suo rinnovo. Non parlerò di mercato. Stiamo producendo dei giovani campioni, sono il nostro prodotto e anche se devono ancora affermarsi potranno diventare grandi giocatori. Sento molto scetticismo intorno alla Fiorentina, ma negli ultimi anni abbiamo fatto benissimo e abbiamo una base solida. Chiediamo soltanto un po' di fiducia, sappiamo cosa dobbiamo fare".