Una breve dichiarazione, poche parole che non sembrano aggiungere più di tanto al quadro attuale della situazione. Zlatan Ibrahimovic non si sbilancia, preferisce usare la diplomazia e non agitare una situazione su cui si deve lavorare con calma. L'uscita dello svedese, però, è più interessante di quello che sembra e se letta nella giusta maniera potrebbe nascondere indizi interessanti.
Partiamo intanto dalla cronaca. Amichevole di Luglio contro la Fiorentina, il Psg di Ibra vince 4-2 e lo svedese non manca l'appuntamento con il gol da capitano della squadra di Laurent Blanc. A fine gara lo svedese si è soffermato in zona mista e a precisa domanda sul suo futuro ha risposto: "Se resto a Parigi? Il mio futuro è nelle mani di Mino Raiola." Breve e lapidario. Analizzata meglio, però, questa dichiarazione può essere considerata in maniera diversa. Intanto lo stesso Ibrahimovic è tornato a parlare. Lui che di solito non è uno che ama rilasciare dichiarazioni, a meno che non sia strettamente necessario per qualche motivo. Qui sorgono i primi sospetti.
Se la volontà fosse quella di rimanere a Parigi forse Ibra non avrebbe detto nulla. Anche perchè lo svedese non è solito soffermarsi in zona mista. In più la dichiarazione è stata rilasciata in italiano ad un giornalista italiano, per la precisione di Sky Sport. Magari la voglia di rimettere in esericizio il proprio italiano in vista del ritorno a Milano, o semplicemente una risposta data nella stessa lingua della domanda. Il tormentone Ibrahimovic-Milan tornerà d'attualità probabilmente a Luglio. Quando Raiola si presenterà dal Psg chiedendo un rinnovo mostruso oppure che lo svedese sia lasciato libero di ritornare al Milan. Quando le dichiarazioni in italiano potrebbero tornare all'ordine del giorno, non solo dopo un'amichevole di mezza estate.