Un campione del mondo e campione d'Europa, una stella in tutti i sensi per il centrocampo della Juventus: se ieri era stato il Dybala-day, oggi tocca a Sami Khedira presentarsi allo Juventus Stadium in conferenza stampa. Acquistato a parametro zero già da un mese, da pochi giorni sta lavorando a Vinovo per risolvere gli ultimi problemi fisici e arrivare al massimo all'inizio della stagione. Risolto anche il rebus legato al numero di maglia: sarà il 28. Vidal, Pogba, Marchisio e Pereyra trovano dunque un compagno di reparto di altissimo livello. Prima di lasciare spazio alle domande, Khedira ha letto poche righe in italiano, lingua che ancora non conosce, ma ci sta "lavorando sodo". Ecco il contenuto della lettera e tutti i temi toccati dal tedesco.

LA LETTERA - "Salve a tutti, per ora sto leggendo, ma sto lavorando sodo per imparare la vostra lingua. Come voi sapete vengo dal Real Madrid e pochi sono i club nel mondo allo stesso livello. Naturalmente la Juve è una di questi. Un club con una grandissima storia, con tifosi importantissimi e affettuosi, con un'eccellente organizzazione che ne fa una grande squadra. Sapere che hanno fatto parte di questo club calciatori eccezionali come Alessandro Del Piero, Roberto Baggio, Andrea Pirlo, Didier Deschamps, Zidane, Nedved, Michel Platini, Jurgen Kohler e naturalmente Dino Zoff mi riempie ancora più di orgoglio. Naturalmente potrei continuare a fare nomi, ma sicuramente avete capito il senso di quello che voglio dire. Prometto il massimo impegno per continuare la grande storia di questo club. Fino alla fine, forza Juventus. Grazie".

IL MIGLIOR RUOLO - "Naturalmente è bellissimo poter essere paragonato a Pirlo, un giocatore fantastico, ha tenuto sulle sue spalle il calcio italiano per molto tempo. Quando ho scelto la Juve non sapevo della sua situazione, non sapevo che sarebbe andato via, è stata una trattativa veramente veloce la mia. Ho sempre avuto ottimi colloqui con la dirigenza, sarebbe stato bello giocare con Pirlo ma penso sia felice della sua nuova sfida, e credo che si debba sempre dimostrare rispetto per Pirlo ma ci sono molti giocatori importanti. L'infortunio del 2013? Nulla a che fare con Pirlo, me lo procurai da solo entrando duro. Ho bisogno di libertà, sia di attaccare che di difendere. Gioco dove vuole il mister, ho già parlato con lui, sono a disposizione".

LA SCELTA DELLA JUVE - "Non c'era nessuno stress al Real, ci ho pensato, ho passato cinque anni bellissimi, ma mi sono deciso già da molto tempo per una nuova sfida, ne avevo bisogno per me stesso. La Juventus è una di queste sfide, è un grande onore essere qui, sono al livello del Real Madrid. Hanno giocato per molti anni ad alti livelli, mi sono informato anche con Morata, è stata una semplice domanda ma avevo già grandi informazioni sulla Juve".

IL CALCIO ITALIANO - "Non direi che è in una fase negativa, l'immagine all'esterno del paese sia sempre positiva, per questo ho scelto anche questo campionato, credo che sia un grande onore giocare in questo campionato, non c'è solo la Juve ma anche tante grandi squadre, è tatticamente molto difficile, non direi che sia inferiore a tanti campionati esteri. Qui raggiungo Klose, non penso che il campionato italiano sia inferiore, è interessante. Qualche anno fa anche il campionato tedesco non era importante, ora viene paragonato ai migliori. Ci sono sempre giocatori importanti, sono contento di impormi qua".

LA CHAMPIONS - "La finale di champions è importantissima, si lavora tutti i giorni per raggingere quell'obiettivo, è il massimo che un giocatore possa chiedere. Questo club ha dimostrato che può competere ai livelli. Per vincerla concorrono molti fattori, ci vuole una buona squadra, ma anche la forma fisica, la fortuna, ci sono molte variabili che possono incidere, possono esserci anche delle sorprese. Credo che con questa squadra si possa realmente raggiungere il punto più alto dell'Europa, ogni anno ci son squadre sempre più forti".

LA CONDIZIONE - "Personalmente mi sento molto bene fisicamente, mi sono allenato con un personal trainer per le ultime due settimane, sto allenando la resistenza e la tenuta fisica. Sono qui da lunedì, l'allenamento è identico a quello che ho fatto con il personal trainer. Sono felice e mi sento bene, lavoro con persone che trasmettono motivazioni e preparano fisicamente. Da marzo ho giocato poco ed era importante per me arrivare qui a un buon livello fisico, per prevenire gli infortuni e per aumentare la resistenza. Ho fatto molto lavoro atletico, forza a tutti i livelli".

IL REAL - "E' sempre bello giocare da ex, è una bella rivincita. Sarebbe un grande sogno arrivare in finale con il Real, bisogna lavorare con testa e cuore per raggiungere più titolo possibili, la mia filosofia è dare il massimo".

IL POSTO DA TITOLARE - "Il ruolo non mi viene regalato, devo meritarmelo, il centrocampo è molto forte e c'è molta concorrenza, è un'ambizione per me misurarmi con questi giocatori per conquistare il posto da titolare".

IL NUMERO DI MAGLIA - "Ho scelto il 28, ho sempre avuto questo numero, era il mio numero allo Stoccarda, il mio primo club, sono affezionato a questo numero".

OZIL - "Non ho parlato con lui".

MORATA - "La sua crescita mi ha impressionato, ho giocato con lui tre anni. Era molto giovane e un po' ingenuo, quest'anno ha giocato un ruolo fondamentale per la sua crescita, contro di noi in semifinale mi ha impressionato, è sempre stato presente nella manovra ed era molto attivo. Agile, sempre in movimento, sicuro sul pallone. Sono felice per lui, lo stimo. Questo club è speciale per molti giocatori come lui".