Il Presidente federale Carlo Tavecchio si è soffermato sul caso Catania direttamente dal ritiro dell'Under 21. Ecco le sue dure parole su quanto sta emergendo:

"Sono costernato da questi fatti, bisogna stroncarli e saremo inflessibili. Torna d’attualità il tema dell’anagrafe o casellario sportivo in cui individuare questi 'nobili' che effettuano questi reati e poi si riciclano. Se guardate, i nomi si ripetono. Finché non troviamo un modo per identificare queste migrazioni interne nel sistema sportivo non faremo passi avanti. Pulvirenti è di sicuro un nome importante in Lega. Credo che un provvedimento di detenzione sia gravissimo. La magistratura prima di emetterlo ci pensa mille volte ma il fatto è gravissimo. Non capisco come mai si arrivi a questo. Ci sono centinaia di dirigenti che non meritano di stare nel mondo del calcio. 

Il problema è la ripetitività quasi noiosa di queste situazioni: si parte degli anni Ottanta, dai Novanta, poi Calciopoli, ora queste situazioni. Anche situazioni più piccole indicano una inclinazione che ha la società. In questi momenti di crisi, i furbi si attrezzano per fregare la gente. Bisogna cominciare dai giovani, spiegare educazione civica nelle scuole. In Italia abbiamo 200mila dirigenti, a oggi un dirigente se ha compiuto atti delittuosi si ricicla perché non c’è un casellario. Stiamo preparando questa informatizzazione, andiamo scientificamente a stanare i soggetti che non meritano di stare nel calcio. Con gli ultimi provvedimenti abbiamo deciso che chi acquista più del 10% delle quote deve presentare il certificato penale, il certificato antimafia e una lettera della banca."

Una caduta senza fine, Parma e Catania, fermate ultime di un treno che procede ad alta velocità, senza alcun controllo, in nome del denaro e del potere, in barba alle regole e al rispetto della gente e delle istituzioni

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni