Per fare una grande squadra servono grandi campioni. E' per questo che il Milan in fondo sogna il ritorno in squadra di Zlatan Ibrahimovic. Operazione sicuramente difficilissima ma nel calcio tutto è possibile. Già nell'estate 2010 accostare lo svedese al rossonero era follia pura. E invece Galliani piazzò il colpo in un caldo giorno d'Agosto strappando un prestito con diritto di riscatto al Barcellona che un anno prima lo aveva pagato a peso d'oro all'Inter.
Altri tempi. Il Milan aveva tanti senatori in squadra e in quella stagione avrebbe poi vinto lo scudetto. Oggi il Diavolo viene da due campionati deludenti, conclusi senza qualificazione alle coppe europee. Galliani ha annunciato che sarà una campagna acquisti importante. Berlusconi cerca soci che possano aiutarlo a investire per il club. E intanto il nuovo allenatore è Sinisa Mihajlovic.
Proprio il tecnico serbo ha allenato Ibrahimovic all'Inter quando faceva il vice di Roberto Mancini.
In un clima di tanta ricostruzione non è facile prevedere cosa si muoverà sul mercato. Secondo alcune voci Galliani incontrerà Raiola a Berlino nei prossimi giorni. Ma l'agente del calciatore svedese negli scorsi giorni ha spento ogni entusiasmo :" “I grandi campioni non tornano in Italia” .
La settimana scorsa il presidente rossonero sognava Ancelotti in panchina e un clamoroso ritorno dell'attaccante svedese. L'ex tecnico del Real ha deciso di restar fermo un anno. Per Ibrahimovic è ancora tutto aperto. Zlatan ha quasi 34 anni e guadagna perà 15 milioni al PSG (che nel 2016 potrebbe perderlo a parametro zero) ma ha soltanto un altro anno di contratto. Il Milan potrebbe approfittarne con uno sforzo econimico e con un ingaggio spalmato in più anni ma è impensabile che possa arrivare alla stessa cifra del club parigino. Anche Ibrahimovic dovrebbe ridursi di molto lo stipendio. E al matrimonio di Ignazio Abate magari Galliani parlerà con lui.
Per ora Ibrahimovic al Milan è solo una pazza idea.