Sogno, incubo, maledizione, ossessione, speranza, illusione, benedizione, celebrazione, cambiamento o coronamento di un'intera carriera, partita per antonomasia, giorno dei giorni, sembrano parole da usare per un brain storming. Invece è tutto quello che rappresenta la finale di Coppa dei Campioni (dal 1992-93 Champions League) nell'immaginario di: squadre, giocatori, allenatori e tifosi. Per ingannare il tempo, in attesa che arrivi sabato 6 giugno, quando alle ore 20.45 nella splendida cornice dell'Olympiastadion di Berlino si sfideranno Barcellona e Juventus, diamo uno sguardo alla storia dell'atto conclusivo di questo torneo. La squadra che lo vince può fregiarsi del titolo di Campione d'Europa per club. La formazione che ha vinto più edizioni della Champions League è il Real Madrid con 10 (1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1966, 1998, 2000, 2002, 2014). Le merengues non potranno difendere il trofeo, conquistato l'anno scorso contro l'Atletico nel derby, perchè sono state eliminate in semifinale dalla stessa Juventus. Continua dunque il tabù che dall'introduzione della Champions League non ha mai visto una squadra conquistare 2 vittorie consecutive. Tra i tanti campioni dei blancos ricordiamo: Alfredo Di Stefano la "Saeta Rubia", Ferenc Puskas, Raymond Kopa, Gento, Zinedine Zidane, Raul, fino ai giorni nostri con Cristiano Ronaldo.
Dopo le prime 5 vittorie consecutive del Real Madrid, la Coppa dei Campioni è rimasta sempre nella Penisola Iberica, spostandosi però in Portogallo. Infatti nel 1961 e nel 1962 ha prevalso il Benfica di Eusebio la "pantera nera" del Mozambico. Purtroppo però per questa squadra l'incantesimo si è rotto una volta cacciato il tecnico Bela Guttman. La sua "maledizione" per il club di Lisbona dura tuttora. L'edizione 1963 ha visto la prima vittoria di una squadra italiana. Infatti il Milan di Nereo Rocco ha superato nel vecchio Wembley per 2-1 il già citato Benfica. Per vedere in diretta televisiva la partita molti italiani sarebbero sconfinati a Chiasso in Svizzera, causa l'orario pomeridiano. Negli anni 60 del 900 Milano è stata la capitale del calcio italiano, europeo e mondiale. Dopo il Milan nel 1964 e nel 1965 in Coppa dei Campioni si è infatti imposta l'Inter del mago Helenio Herrera, presieduta da Angelo Moratti. La prima squadra britannica ad aggiudicarsi il trofeo è stata quella scozzese del Celtic, che nel 1967 a Lisbona ha superato per 2-1, proprio i nerazzurri. L'anno successivo è avvenuto il primo trionfo del Manchester United, 10 anni dopo la sciagura aerea di Monaco Baviera, chiudendo un cerchio. Nel 1969 il ritorno di Nereo Rocco sulla panchina del Milan, ha permesso ai rossoneri di fare il bis nel torneo, battendo l'Ajax per 4-1.
Dal 1970 al 1973 è stato un periodo di dominio del calcio totale tulipano con 1 vittoria del Feyenoord e 3 dell'Ajax del "profeta del gol" Johann Cruyff. Poi è stata la volta dei 3 trionfi consecutivi del Bayern Monaco del "Kaiser" Franz Beckenbauer. Dal 1977 al 1982 è stata una "dittatura" calcistica inglese con: 2 successi consecutivi del Liverpool e 2 del sorprendente Nottingham Forest allenato da Brian Clough, 1 altro per i Reds e 1 dell'Aston Villa. Il 1983 ha visto Felix Magath dell'Amburgo spezzare i sogni di gloria della Juventus. Nel 1984 il sogno della Roma di conquistare in casa la coppa si è infranto dal dischetto contro il Liverpool. Agostino Di Bartolomei capitano giallorosso si sarebbe poi tolto la vita 10 anni dopo quella partita. Nel 1985 la Juventus ha conquistato la sua prima Coppa dei Campioni contro il Liverpool nella tragica serata dell'Heysel. La Steaua Bucarest nel 1986 ha ottenuto la prima e unica affermazione di una squadra rumena. Nel 1987 c'è stato il trionfo del Porto che ha superato per 2-1 il Bayern Monaco con gol decisivo di Juary, che soleva esultare danzando sulla bandierina del corner e a torto scaricato troppo in fretta dal campionato italiano. Il secondo successo dei Dragoes sarebbe giunto nel 2004, con Josè Mourinho in panchina contro il sorprendente Monaco. Il Milan presieduto da Silvio Berlusconi e allenato da Arrigo Sacchi si sarebbe imposto per 2 volte di fila nel 1989 e nel 1990. Nel primo caso la diretta televisiva dell'incontro sarebbe stata salvata dall'impiego dei mezzi televisivi della Rai, che avrebbero ovviato allo sciopero dei tecnici spagnoli. I rossoneri sempre presieduti da Berlusconi avrebbero ottenuto altri successi: nel 1994 guidati da Fabio Capello, nel 2003 con rigore decisivo di Shevchenko a Manchester nella finale tutta italiana contro la Juventus con tecnico Ancelotti, nel 2007 ancora con Ancelotti coach contro il Liverpool ad Atene nella rivincita del 2005.
Nel 1996 la Juventus si è imposta ai rigori contro l'Ajax. Sarebbe stata la prima di 3 finali consecutive, le altre 2 perse contro Borussia Dortmund e Real Madrid. Dopo il successo del 1968, 31 anni dopo il Manchester United è tornato ad aggiudicarsi il trofeo con una rimonta sul filo di lana ed in Zona Cesarini sul Bayern Monaco, 2-1 il risultato finale. I Red Devils si sarebbero imposti nuovamente nel 2008 in una finale tutta inglese contro il Chelsea dopo i calci di rigore, conclusasi quando a Mosca si era già entrati nel giorno successivo. I blues avrebbero dovuto attendere fino al 2012 per vincere, con Roberto Di Matteo in panchina, dopo i tiri dal dischetto contro il Bayern Monaco. I bavaresi avrebbero trionfato per la quarta volta nel 2001 contro il Valencia e per la quinta nel 2013 nel derby tedesco contro il Borussia Dortmund di Klopp. Il Barcellona si è imposto per la prima volta nel trofeo nel 1992, quando una punizione di Ronald Koeman ha infranto i sogni di gloria della Sampdoria di Gianluca Vialli e Roberto Mancini. I blaugrana hanno trionfato per la seconda volta nel 2006 contro l'Arsenal. Nel 2009 e nel 2011 si sono imposti sul Manchester United. L'ultimo successo di una formazione italiana è datato 2010 e l'ha ottenuto l'Inter di Josè Mourinho contro il Bayern Monaco per 2-0, con doppietta del "Principe" Diego Milito. Per vincere la finale 2015 ci si appella pure alla scaramanzia. Infatti il Barcellona spera che porti bene la seconda paternità di Andres Iniesta. Lo stesso giocatore era già diventato padre nel 2011, 1 mese e mezzo prima della vittoriosa finale di Wembley. Il tecnico della Juventus Allegri siederà sulla stessa panchina di Marcello Lippi nella finale dei Mondiali 2006 Italia Francia. Come andrà a finire sabato? Citando Eccezzziunale Veramente verrebbe da dire: "Chiedetelo a Giucas Casella". Parlando seriamente invece sarà il campo il giudice sovrano. La sigla del programma televisivo Galagoal conteneva queste parole: "Parla se ti va, urla se ti va... Tanto c'ha ragione chi fa goal".