Da piccolo era suo tifoso, da grande l’ha battuta in finale di Coppa dei Campioni, mostrandole sempre grande rispetto, tanto da alzare la “coppa dalle grandi orecchie” del 1973 con addosso la sua maglia: Johan Cruijff ha sempre amato la Juventus e, ora che è tornata tra le grandi d’Europa, non si è fatto pregare per esaltarla.
Il “profeta del gol”, interrogato sulla “Vecchia Signora” dai connazionali del De Telegraaf, ha dichiarato: “Ammiro quello che ha fatto la Juventus in questa stagione. Fino a non molto tempo fa era in serie B, ma è tornata forte, ha costruito un nuovo progetto che sta andando bene. Anche lo stile di gioco ha contribuito: ha capito che ai tifosi non piace solo il calcio basato sui risultati. Il successo non è in vendita, ma si crea e si conquista. La Juventus in Italia ha creato un modello unico: hanno costruito lo stadio, che è sempre pieno, e vivono il calcio in maniera totalmente differente dal resto dei loro avversari in patria. E in più propongono uno stile di gioco attraente, cosa che in Italia raramente si è percepita. Poi hanno Pirlo, un giocatore esperto che mostra che anche il gioco semplice può essere affascinante".
Cruijff, nell’esaltare il nostro calcio, ha anche lanciato una frecciatina ad alcune altre squadre europee, concluendo, così, la sua intervista: “Il calcio italiano e quello spagnolo sono stati superiori a tutti, considerando anche che c'erano due spagnole e un'italiana in semifinale di Champions e due italiane e una spagnola in semifinale di Europa League. È stato dimostrato una volta di più che i soldi non sono tutto e che il successo sportivo non si compra. Vale per il Paris Saint Germain e per il Manchester City, che avevano molti più soldi da spendere rispetto alla Juventus”.