La moviola in campo. Siamo un po' tutti Biscardi in questo momento, soprattutto rivedendo i replay dei match di Serie A. Quante decisioni affrettate o troppo lente, tanti i dubbi, poche le soddisfazioni. Ogni anno ci ritroviamo a dibattere dello stesso tema: l'aiuto tecnologico.
Ieri sera, ad esempio, sarebbero bastati dieci secondi per rivedere e annullare il gol su punizione di Hernanes. L'arbitro di porta ha fallito, il gol fantasma resiste e sinceramente la gente inizia a stufarsi. C'è chi sostiene che le milanesi siano addirittura favorite.
La classe arbitrale italiana non ha niente in meno delle altre, anzi, ma deve restare al passo coi tempi, essere più forte del dubbio, dell'incertezza e della presunta malafede. Questo campionato, in termini di dettagli ed episodi, è sicuramente condizionato.
La moviola restituirebbe peso e punti a quelle formazioni normali ma vivaci. Detto questo, le prime posizioni sarebbero comunque occupate dalle stesse formazioni.
Un passo verso la modernità, una decisione comune e tecnologica per garantire sempre e comunque il rispetto delle regole. Se non siamo pronti al cambiamento adesso, ci affideremo ai "meno peggio", ai "bravini" e mai ai "perfetti". I direttori di gara sempre e comunque protagonisti del gioco.