Pioli e Garcia si prendono la posta, per intero, e corrono via, senza lasciarsi andare ad inutili proclami. Il calendario offre avversari accomodanti e la partita, da subito, riserva liete novelle. La Lazio spazza via il Parma, per una volta in campo senza mordente, in 15' e evidenzia l'importanza di un giocatore come Parolo, al rientro. Qualche timore per Klose, speranze per i recuperi di De Vrij e Biglia, fondamentali in partite più tirate. Il gol di Parolo è il più bello, parabola da fuori, alla fine segna anche Keita e l'Olimpico ringrazia.

La serata della Roma è tranquilla, inizia con il forfait di Keita ed è uno scherzo del destino che apre la partita, perché Doumbia, catapultato in campo, segna, subito. Il resto è nella prodezza di Florenzi, nella sapienza di Pjanic, in una compattezza a tratti ritrovata.

Dalla panchina continui input al gruppo, sulla sponda giallorossa come su quella biancoceleste. Siamo alla resa dei conti, tre gare prima del derby, poi l'ultima fermata, favorevole a Garcia e alla Roma. Il calendario della Lazio è terribile, ma la squadra è in salute, domenica i giallorossi ospitano il Genoa, in lotta per l'Europa League, la Lazio fa visita all'Atalanta, quasi salva.

La sensazione è che l'equilibrio possa essere spezzato solo al tramonto del campionato. La Roma è ancora in divenire, in cerca di un filo logico da seguire, un'identità, persa lungo il cammino. La prima scelta di Garcia è rinunciare a Totti, ora si aspetta una risposta dai suoi pretoriani. Pioli deve convivere con gli scherzi della sorte, la Lazio non ha una rosa profonda, in grado di supplire a determinate defezioni, come insegnano le gare precedenti alla scorpacciata ducale. Si procede con circospezione, sondando il terreno, per evitare fragorose cadute.

Garcia "Non sono sicuro che sia stata la nostra prova migliore, ma sono contento che abbiamo vinto, facendo una partita piena, non dico complimenti ai ragazzi perché domenica abbiamo una partita importante: hanno fatto la metà per il momento. Non è il modulo di gioco la cosa importante, ma quello che fanno i ragazzi in campo. Sono contento per Doumbia, lo avevo detto che non vedeva l'ora di segnare, ha fatto un gol da vero centravanti. Sono sereno, ho avuto la risposta giusta della mia squadra: non cado nel catastrofismo e nell'euforia eccessiva, pensiamo subito alla prossima partita. Ne mancano cinque e vogliamo fare bene. So da quando sono arrivato quanto sia importante per noi Florenzi: sulla fascia destra sa fare tutto, attaccare e difendere, fare assist, prima del gol ha fatto il cross per Doumbia, è anche romano, l'anima della Roma. Siamo fieri di lui".

Pioli "Siamo stati sia belli che concreti: questo è il massimo. La partita perfetta, chiusa nel primo tempo: abbiamo fatto bene contro un avversario che stava bene e che veniva da ottimi risultati. Credo che la squadra stia bene sia fisicamente sia mentalmente. Naturalmente il nostro campionato non è ancora concluso, abbiamo tante partite difficili da affrontare: continuiamo a pensare che la prossima è partita è la più importante e così, ragionando una partita alla volta, arriveremo alla fine. (sul derby) Parliamo di grandi squadre, partite per vincere. Stiamo dimostrando di potercela giocare e ce la giocheremo fino al 31 maggio per occupare una posizione importante".