Si attendeva una reazione dopo la brutta sconfitta di Udine ma quello che è andato in scena a San Siro è l'ennesimo de profundis rossonero con una squadra che rasenta l'impresentabile e non subisce un passivo più pesante soltanto grazie ai miracoli di Diego Lopez, l'unico forse degno di vestire la maglia milanista.

Gasperini al posto dell'infortunato Perotti decide di mandare in campo il rientrante Tino Costa per dare ancora più qualità in mezzo al campo e l'argentino, insieme a Bertolacci fanno vedere i sorci verdi, anzi rossoblu, alla mediana di casa. Pronti via ed è proprio il centrocampista romano a testare subito i riflessi di Diego Lopez che è bravo a distendersi e a mettere in angolo. È monologo genoano per quasi tutto il primo tempo e soltanto alcuni errori sottomisura e le parate dell'estremo di casa tengono il risultato in parità. Equilibrio che viene spezzato al minuto 37 quando Bertolacci, il migliore in campo, parte palla al piede da metà campo, supera di slancio Van Ginkel e Rami e trafigge il portiere con un preciso sinistro. Vantaggio più che legittimo quello del Genoa contro un Milan che si rende pericoloso solo dalla distanza. La squadra di Inzaghi sembra non sentire nemmeno i fischi e gli inviti a tirare fuori gli attributi da parte dei pochi tifosi presenti allo stadio e di una Curva Sud in aperta contestazione.

Si va all'intervallo sullo 0-1 ma l'avvio di ripresa è sempre di marca ospite e dopo soli 4' arriva anche il raddoppio grazie a un affondo sulla destra di Iago che mette in mezzo per Tino Costa il cui tiro incoccia sul ginocchio dell'ex Niang e batte un incolpevole Diego Lopez. Inzaghi inserisce Pazzini per un impalpabile Honda mentre i tifosi cominciano a lasciare lo stadio così come Adriano Galliani che si sistema in una saletta interna a seguire la partita. Gli unici a metterci il carattere sono Bonaventura e Mexes e sono proprio questi due dei tre protagonistidel 1-2 rossonero grazie al francese che, servito da Cerci, lascia partire un missile terra aria che sbatte sulla parte interna della traversa senza lasciare scampo a Perin. Le speranze del Milan durano però solo 6' perchè al 72esimo l'arbitro Giacomelli rifila il secondo giallo a Menez per un fallo (inesistente) su Edenilson. Errore dell'arbitro ma in campo si sono visti errori peggiori da parte soprattutto di quelli in casacca rossonera.

La partita si avvia stancamente verso il fischio finale e nemmeno l'ingresso di Destro per De Sciglio riesce a dare la scossa giusta così ci pensa ancora Diego Lopez a salire in cattedra con una doppia parata prodigiosa prima su Iago Falque e poi su Lestienne. Con un Milan stanco e sfilacciato, le ripartenze genoane sono letali e a inizio recupero Mexes stende Kucka nei pressi della linea dell'area di rigore, per Giacomelli non ci sono dubbi e dagli undici metri Iago riesce finalmente ad avere la meglio sul connazionale rossonero. Genoa batte e abbatte il Milan 3-1 e per Inzaghi si aspetta una lunga nottata con un probabile esonero mentre da Arcore si deciderà il futuro non solo dell'allenatore ma di tutta la società.