Il Verona di Mandorlini torna a giocare tra le mura del Bentegodi dopo la bellissima vittoria, sul fil di lana, al Franchi di Firenze. I tre punti regalati dal gol di Obbadi hanno dato ulteriore fiducia agli scaligeri, che adesso hanno tredici punti di vantaggio sul Cesena terz'ultimo. Salvezza quasi in cassaforte, ma Andrea Mandorlini, in conferenza stampa, non vuole sentir parlare di relax e vacanze estive, anzi.
L'allenatore della scalata dei veronesi ha presentato così la gara del Bentegodi contro i neroverdi: "Ci arriviamo dopo una settimana tranquilla, avendo colto un risultato importante a Firenze. Sarà una partita difficile, offensivamente i neroverdi hanno delle individualità importanti. Mi aspetto una sfida tirata e combattuta, che entrambe le squadre vorranno vincere. Che stimoli può dare questa partita? In Serie A gli stimoli vengono da soli, fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. Il Sassuolo per un periodo è stato considerato la rivelazione del campionato, mentre noi vogliamo cercare di migliorare la nostra classifica in queste ultime 7 giornate, per l'orgoglio della squadra e della società. Magari non è ancora matematico, ma credo che la vittoria di Firenze ci abbia permesso di raggiungere il nostro obiettivo. Ora vogliamo migliorare la nostra classifica e dare un altro colore a questo campionato. La mia esperienza al Sassuolo? Per me sarà una partita come tutte le altre. Sono in buoni rapporti con loro, sono stato bene nella stagione vissuta lì ed è stata una bella esperienza. Proprio per questo sarebbe importante omaggiare i miei bei trascorsi con una vittoria".
Mandorlini è alle prese con qualche defezione, visto che dovrà rinunciare all'islandese Halfredsson. Queste le sue parole riguardo allo stado di salute della sua squadra alla vigilia della gara: "Emil non ci sarà. Mancherà lui oltre a Ionita. Poi avrò tutta la rosa a disposizione, anche se ci saranno molti diffidati. Sala? E' un calciatore che sta crescendo, sta facendo delle esperienze e continuerà a farle. Gli serviranno in futuro, sia se rimarrà qui o se se ne andrà. Deve fare tesoro di tutto quello che sta vivendo. Durante la settimana ha subito un colpo, sta benino, vedremo se sarà della partita o meno. Marquez in campo? Non si è allenato tantissimo in settimana, però è un calciatore forte e importante, se se la sente gioca lui. Dobbiamo decidere, può fare ancora meglio, ha superato momenti difficili da quando è arrivato, come tutta la squadra. Per noi è un calciatore fondamentale e può esserlo anche in futuro. Obbadi? Abbiamo 11 diffidati, entriamo nella settimana in cui giocheremo 3 partite e dovremo valutare certe situazioni. Credo che possa giocare dall'inizio contro il Sassuolo, ha cambiato la partita di Firenze, ha dimostrato di essere un calciatore importante e adesso sta bene. Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, è bravo e ha tempi di gioco. Devono lasciarlo tranquillo gli infortuni, ha cambiato ritmi di allenamento ma per il resto siamo contenti. Greco? In mezzo al campo abbiamo cinque calciatori, nella settimana delle 3 partite giocheranno tutti".
Momento importante anche per Rafael. Il portiere brasiliano ha neutralizzato a Firenze il rigore di Diamanti, riscattandosi dopo un periodo buio e qualche panchina di troppo: "E' sempre stato importante, per tutto quello che ha dimostrato in questi anni. Ha alternato momenti buoni ad altri meno buoni, è stato infortunato, poi quando è stato il momento è tornato in campo e si è fatto trovare pronto. Sono contento per lui e adesso conta la già la prossima partita. Con il Chievo potrebbe giocare la partita numero 300 con la maglia del Verona, i numeri sono importanti, la dicono lunga su quello che è stato il suo percorso a Verona. I rigori parati? E' stato bravo, il rigore è un episodio un po' a parte. Conta il campo e lui si è fatto trovare pronto".
Mandorlini viene chiamato ad un bilancio della stagione. Dopo un inizio stentato, la squadra si è ricompattata ed è riuscita, nelle ultime giornate, a guadagnare i punti per attestarsi a metà classifica, confermando quanto di buono fatto lo scorso anno: "Sapevamo che poteva essere l'anno della consacrazione, per la squadra, per il gruppo e per la società. Ci siamo confermati e consolidati, l'obiettivo è stato raggiunto alternando momenti buoni a momenti meno buoni. Tutti insieme siamo riusciti a superarli e a gestirli, ora siamo qua a parlare di poter migliorare ancora la nostra classifica. Noi a pari punti con il Sassuolo a 7 giornate dalla fine? Abbiamo sempre fatto la corsa su di noi, ma i conti si fanno alla fine. Guardiamo a casa nostra, a 7 giornate dal termine abbiamo una buona classifica. Ora possiamo migliorarla e fare bene. Provare altri calciatori? Andremo in campo sempre con la migliore formazione possibile, fino all'ultima giornata. Ciò non significa che gli interpreti siano li stessi, ma non ho fatto regali a nessuno e mai li farò. Chi giocherà se lo sarà meritato durante la settimana, e tutti si stanno impegnando. Entriamo in una settimana con tre partite, poi ce ne saranno altre 4 di uguale importanza".
La conferenza stampa si chiude con un parere del mister sullo stato del calcio italiano e sulle tre semifinaliste italiane che si contenderanno un posto in finale di Champions ed Europa League: "I successi delle italiane in Europa? Abbiamo una squadra in semifinale di Champions e due in Europa League. Il nostro non sarà il calcio più bello, ma la Serie A è il campionato più difficile. Non sarà facile per nessuno battere le italiane, dobbiamo essere orgogliosi. Siamo sempre negativi, ma con tempo e pazienza siamo riusciti ad avere tre squadre nelle semifinali di competizioni importanti. Noi siamo stati bravi a battere Napoli e Fiorentina, abbiamo raccolto 6 punti che valgono veramente tanto. Mi auguro che Juve, Napoli e Fiorentina possano raggiungere la finale".