Posticipo dal sapore di Europa quello che presenta il 31° turno di Serie A, Milan e Sampdoria una di fronte l’altra, ma soprattutto è Inzaghi contro Mihajlovic, ossia presente contro possibile futuro dei rossoneri. Il Milan arriva alla sfida contro i blucerchiati con il morale alto, dopo le due vittorie consecutive contro Cagliari e Palermo; la Sampdoria, di contro, vuole riscattarla sconfitta in quel di Firenze ed estromettere il Milan dalla corsa europea. Inzaghi recupera Van Ginkel e Bonaventura dopo gli infortuni patiti in settimana, e riconferma in blocco la formazione di Palermo. Mentre, Mihajlovic ripesca dal mazzo Soriano e ridisegna la sua Sampdoria con un 4-2-3-1, rilanciando Okaka dal primo minuto in luogo di Muriel. L’arbitro sarà Gianluca Rocchi della sezione di Firenze.
La partita inizia con il fischio del signor Rocchi. Primi minuti in cui le squadra si studiano, senza azioni pericolose. Al minuto 10 Samuel Eto’o prova a impensierire Diego Lopez, il quale però si distende e blocca in presa sicura. Prova subito a rispondere il Milan, sempre dalla distaza, con Van Ginkel, sul quale però Vivian si oppone rifugiandosi in calcio d’angolo. La partita stenta a decollare, e allora la soluzione da fuori area diventa una prerogativa. Al 21’ ancora il camerunense, ex Everton, prova dalla distanza, palla di poco a lato. Dopo una fase in cui il Milan sembra poter fare la partita, l’occasione più ghiotta arriva a fine primo tempo, con Cerci che ha sul suo sinistro un’ottima occasione, appena fuori area, ma calcia di poco alto, rimandando tutto al secondo tempo.
Il secondo tempo inizia con gli stessi undici della prima frazione di gioco. Il primo squillo della seconda frazione arriva su palla inattiva : Eder calcia una punizione molto velenosa che costringe Diego Lopez a distendersi sul secondo palo, deviando la palla in calcio d’angolo. Avvio subito deciso degli uomini di Mihajlovic, i quali coronano il loro pressing al minuto 57, grazie ad una magia di Eto’o, che con un tunnela Mexès, libera Soriano davanti al portiere del Milan, il centrocampista della nazionale fredda lo spagnolo con un preciso piatto destro. Vantaggio Sampdoria, dopo un avvio di ripresa molto vivace. Gli uomini di Inzaghi provano a reagire, lo stesso tecnico prova a dare una scossa alla squadra inserendo Suso al posto in uno spento Cerci, mentre Mihajlovic corre ai ripari, inserendo Duncan in luogo di Soriano, che non la prende molto bene. La squadra rossonera comincia ad alzare la sua pressione con una serie di calci d’angolo, proprio da uno di questi al minuto 74 arriva il pareggio rossonero : Bonaventura crossa teso in area di rigore, sulla ribattuta di un difensore si avventa De Jong il quale con una sforbiciata volante batte VIviano, con l’evidente complicità de neo entrato Duncan. La Sampdoria accusa il colpo, allora il Milan continua a spingere alla ricerca di quel gol che lo rilancerebbe in chiave Europa League. Al minuto 82 su azione di Menèz, Suso coglie un palo con un bellissimo tiro a giro, e proprio su quel tiro si infrangono tutte le speranze del popolo rossonero, ma soprattutto di Inzaghi, che contava di battere il suo rivale Mihajlovic e dare un senso a questo finale di stagione dei rossoneri.
La partita, dunque, si conclude con un pareggio che va più bene alla Sampdoria che al Milan, poiché i blucerchiati mantengono sette punti di vantaggio proprio sui rossoneri, mettendo un altro tassello al mosaico chiamato “Europa League”.