Si riparte dalla doppietta di Salah, si riparte dall'impresa dello Stadium. La stagione della Fiorentina intraprende il rettilineo decisivo e in rapida successione si presentano di fronte a Montella esami di Coppa e incroci di A. In ballo l'Europa attuale e della prossima stagione - vittoria chiave quella conseguita sabato contro la Samp di Mihajlovic - e una possibile finale di Tim Cup.
Di fronte la Juventus, potenza in Italia, "aspirante" protagonista in Champions. Da Conte ad Allegri, dalla Juve tritatutto del Ct azzurro a quella altrettanto forte dell'ex tecnico del Milan. Ogni anno la Juve migliora, impara e cresce, senza perdere la voglia di vincere. Ecco perché a Montella non basta il vantaggio dell'andata, pur importante. In 90 minuti, la vera Juve può ribaltare la partita, occorre quindi essere fin da subito in campo, con le gambe e con la testa.
“Sarà una gara aperta e difficilissima, purtroppo c’è anche il ritorno da giocare. La Juventus è forte ed ha una mentalità vincente. Saranno altamente competitivi, sappiamo che è tutto aperto. Dovremo fare una gara intelligente interpretando bene le varie fasi della partita”.
Montella elogia il rivale e lancia la sfida "Allegri è bravo, c’è stima reciproca. Lui ci crede? Ci credo anche io, sappiamo che il pubblico ci starà vicino in una gara importantissima. Non faremo calcoli, non ne siamo capaci. Abbiamo un piccolo vantaggio, ma conta pochissimo”.
Interessante il focus sul reparto offensivo. Giuseppe Rossi insegue l'ennesimo rientro, mentre Gomez è in buona condizione. Montella mostra la preferenza per un modulo con un vero centravanti, con un punto di riferimento in grado di supportare la squadra e finalizzare la manovra
“Mario partecipa molto di più al gioco, la squadra si riconosce avendo un centravanti con delle caratteristiche come le sue. O come quelle di Babacar e Gilardino. (Rossi) Non si sta allenando in gruppo e non mi risulta stia per tornare a farlo così presto. Magari non è così e mi stanno organizzando un sorpresa dentro l’uovo di Pasqua”.
Il ritorno di Savic, il forfait quasi certo di Pizarro, la classe di Salah “Vive tutto con normalità e disincanto, rispetta il nostro modo di fare calcio: un po’ come faceva Cuadrado. Per par condicio verso Allegri diciamo qualcosa sulla formazione. David non si è mai allenato con il gruppo, il suo impiego è improbabile. Savic sta meglio, ieri si è allenato molto bene, possibile giochi titolare”.
Infine una nota sulla Coppa Italia, di nuovo importante, un obiettivo da centrare, in attesa di una risalita verso lidi più prestigiosi, oggi preclusi al calcio italiano “E’ cresciuta molto la competitività negli ultimi anni, prima sembrava un obiettivo secondario: ora non è più così. Ci teniamo noi come ci tengono molte altre squadre blasonate”.