Poteva e doveva restare una giornata all'insegna dello Sport, del Calcio. Tuttavia, dopo le vicende legate alla morte di Ciro Esposito durante il prepartita della finale di Coppa Italia dello scorso Maggio, Roma-Napoli verrà ricordata, soprattutto nei gironi dopo la sfida dell'Olimpico, per i beceri e stupidi striscioni apparsi nella curva dello stadio romano.

Ancora una volta i tifosi perdono occasione per stare in silenzio, commemorando come meriterebbe la scomparsa di un giovane ragazzo innocente. Questa volta la cronaca non sottolinea incidenti o tafferugli fuori allo stadio, bensì all'interno, dove la voce della tifoseria giallorossa viene espressa tramite degli striscioni esposti in Curva Sud: "Che cosa triste...lucri sul funerale con libri e interviste!" e "Daniele con noi" gli striscioni che fanno indignare l'Italia intera.

Il riferimento ed il bersaglio è chiaro, fin troppo, alla madre di Ciro, Antonella Leardi, rea secondo i tifosi di star lucrando sulla morte del figlio con un libro alla memoria. Alla presentazione del libro, qualche giorno prima della gara aveva detto: "Mio figlio ha lasciato una speranza. Mi auguro che la sua morte non sia stata vana, mi auguro sia un simbolo. Un esempio. Ciro lascia un sorriso, un messaggio d’amore. Vorrei che la sua storia lasciasse qualcosa di concreto per tanti e, in particolare, per chi vive in una zona come Scampia o come altre periferie. Vorrei che la morte di mio figlio unisse Napoli, l’Italia, il calcio e lo sport. Ciro vive nel cuore di chi lo ama". Evidentemente l'Italia non è ancora pronta a raccogliere il messaggio.

A schierarsi con Antonella Leardi, il giorno dopo la partita, c'è anche il massimo dirigente del nostro calcio, Carlo Tavecchio, il quale evidenzia: "Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza alla signora Leardi gravemente offesa nel suo dolore più profondo dal contenuto degli striscioni apparsi all'Olimpico di Roma". Non solo: "Condanno l'accaduto, del quale la Procura Federale si è già interessata. Sarebbe però da chiarire come sia possibile che succeda in uno stadio con il massimo livello di sicurezza".

Anche il sindaco partenopeo Luigi De Magistris, come riporta il 'Corriere del Mezzogiorno', non ha usato mezzi termini per commentare l'accaduto: "Napoli ha insignito Antonella Leardi con la medaglia ufficiale della città e riteniamo un insulto alla nostra stessa città ciò che è accaduto all'Olimpico".