Il Milan prova a prendere l’ultimo carro disponibile per la volata d’Europa: è pracatamente risorto a Palermo e torna a sorridere anche fuori da San Siro. Con la prima vittoria in trasferta nel 2015, i rossoneri hanno vinto la prima delle dieci finali, portandosi a 6 punti da un sesto posto che si chiama Europa League.Il secondo successo consecutivo  (che non si verificava da ottobre) non chiude la crisi del Milan, ma almeno si è vista una squadra cinica ed è sicuramente un'iniezione di fiducia per il Diavolo.

La squadra di Inzaghi ha mostrato segnali di ripresa nella vittoria di ieri e lo fa grazie alle reti di Cerci e Menez: il francese(sempre decisivo, giunto alla bellezza di 16 reti stagionali), dopo il pareggio su rigore di Dybala, scaccia gli spettri dell'ennesima rimonta subita in stagione e regala i tre punti ai rossoneri.  Si è sbloccato Cerci con il primo  goal con la maglia del Milan (carambola dopo un errore di Sorrentino su cross di Van Ginkel) e ritorna a segnare  in A dopo un anno (13 aprile 2014). Si tratta di un punto di svolta per il giocatore ex Torino? Speriamo.  Il Milan rialza la testa al Barbera con un Palermo sprecone (vedi l’occasione di Vasquez) e ora torna a vedere il bicchiere mezzo pieno. Premiate anche le scelte del tecnico che aveva schierato il tridente Cerci-Destro-Ménez, con Bonaventura mezzala, mantenendo un atteggiamento offensivo anche dopo il pari del Palermo. 

iI Milan sale a quota 41 punti staccando l’Inter e continua l’inseguimento a Napoli, Fiorentina, Sampdoria e Torino e rilancia le proprie, pur basse, quotazioni in ottica Europa League.