"Inutile fare proclami. Pensiamo a vincere con il Palermo e poi a fare bene in tutte le partite che restano", queste le parole con cui apre la conferenza stampa Pippo Inzaghi. L'allenatore del Milan cerca anche di estraniare i suoi ragazzi da queste giornate turbolente, che hanno visto il presidente Berlusconi in procinto di cedere la maggioranza della società rossonera. Queste infatti le parole dell'allenatore rossonero in merito alla querelle societaria: "Le voci sulla vendita della società? Non mi turba nulla. Penso solo alla squadra e a giocare bene. Sono sereno e concentrato sul campo. Se Berlusconi venderà il Milan? Non dovete chiederlo a me. So solo che è un grande presidente. Come Galliani è un grande dirigente, che sta sveglio e lavora di notte pensando a questa squadra".
Se il Milan vuole puntare a tornare nell'Europa che conta, ha solo un risultato a disposizione a Palermo, la vittoria: "Se vogliamo avere ambizioni dobbiamo vincere a Palermo, sappiamo che sarà una partita difficile perché anche la Juventus ha fatto fatica al Barbera. Dobbiamo dare seguito alla partita fatta contro il Cagliari, veniamo da due partite giocate bene, anche a Firenze abbiamo giocato da Milan perdendo una partita che non meritavamo di perdere. Loro hanno due giocatori in attacco come Dybala e Vazquez che possono cambiare il volto della partita, quindi sappiamo benissimo le insidie che possiamo trovare. Dobbiamo ottenere a tutti i costi tre punti, perché una vittoria ci farebbe fare un bel balzo in avanti. Europa? Inutile fare proclami, siamo concentrati solo sulla partita con il Palermo".
Inzaghi poi si sofferma sul momento dei rossoneri, mettendo a tacere le critiche sui suoi attaccanti: "Problemi di gol per i miei attaccanti? Menez quest'anno ha fatto 15 gol e nessuno lo scrive. Destro? Mi piacerebbe che facesse un gol decisivo. Ma va bene chiunque: Cerci, Suso, o altri. Il numero di palloni che arrivano a Destro sono gli stessi che arrivavano quando giocava nella Roma. Menez ha fatto una stagione impensabile. La migliore della sua carriera. Cerci? Sono contento di come è entrato con il Cagliari, dove è stato decisivo. A me interessa che i giocatori siano motivati anche quando entrano. Le partite spesso si decidono dopo il 70'. Quella è stata la sua risposta più bella. In quel ruolo abbiamo molti giocatori importanti, Suso, Bonaventura, Honda, che ora è fuori. Suso è bravo a interpretare quel ruolo. Quando il Milan compra un giocatore è perché ci crede in quest'ultimo, nella settimana della sosta ho potuto fare giocare Suso nel ruolo a lui congeniale. So di aver a disposizione da qui in avanti un giocatore in più da schierare durante la gara. Siamo molto contenti".