C'eravamo tanto amati, anzi no: ci amiamo ancora. Rafa Benitez e Rudi Garcia sono da sempre grandi amici. Lo dicono i fatti, lo dice la storia, da quando il francese andò a Valencia dopo essere stato esonerato dal Saint Etienne a studiare i metodi di allenamento di quello che poi diventò uno dei suoi maestri. Un incontro che gli ha cambiato la vita, come lui stesso ha poi dichiarato nella sua autobiografia, che in una frase racchiude un pensiero dello spagnolo sulla carriera di un allenatore che colpì subito il giovane allievo: “Anche se sarà influenzato da uno o più allenatori, è tuttavia impossibile ripetere ciò che hanno fatto gli altri. Tocca a lei, e soltanto a lei, creare il suo sistema”.
Quindici anni dopo, tante esperienze dopo, Benitez e Garcia si ritrovano ancora una volta contro, dopo Lille, dopo Liverpool e dopo le sfide di questi due anni tra Napoli e Roma. I precedenti parlerebbero a favore del maestro spagnolo, anche se l'allievo francese può vantare due vittorie nei due incontri giocati all'Olimpico (2-0 in campionato e 3-2 in Coppa Italia).
Tuttavia, la sensazione è che in campo, nelle sconfitte come nelle vittorie, il Napoli spagnolo avesse qualcosa in più della Roma francese, sotto il punto di vista tattico e non solo. Non parliamo di valori in campo, ma di tatticismi e soprattutto di capacità di imbrogliare l'avversario. Non sarà un caso che due delle migliori prestazioni del Napoli benitezziano siano arrivate proprio contro i giallorossi, prima con il 3-0 del ritorno di Coppa Italia, poi con il 2-0 di quest'anno al San Paolo firmato Higuain e Callejon.
Passiamo ai giorni nostri. I due allenatori, amici come dicevamo, si ritrovano da nemici sul terreno di gioco, dove le squadre stanno affrontando i peggiori momenti delle rispettive gestioni. Garcia è piombato in una crisi di pareggite senza precedenti, frutto forse della spavalderia mostrata ad inizio stagione poi rivoltatasi contro come una frittata riuscita malissimo. Il Napoli di Benitez è invece caduto nell'ultimo mese quando sembrava tornato un carroarmato inarrestabile: l'incertezza sul futuro di Benitez sta, inevitabilmente, minando le certezze dello spogliatoio intero, anche se i protagonisti affermano ovviamente il contrario, come da copione.
Roma - Dal "vinceremo lo Scudetto" ad un 2015 che peggio non poteva iniziare. Il destino di Garcia con Roma e la Roma passa da 3 mesi terribili, orribili, troppo brutti per la squadra che s'è vista nel primo anno e mezzo. Fuori dalla lotta Scudetto, col secondo e terzo posto in bilico, fuori dalla Champions League, dalla Coppa Italia e dall'Europa League: al francese non resta che rimandare i sogni di gloria. Tuttavia, nel momento del bisogno, il villaggio (La Sud) ha dimostrato di esser più volte dalla sua parte, riconoscendo l'atteggiamento da combattente e guerriero che ha caratterizzato il francese nei suoi giorni romani. Vincendo contro Benitez (escludendolo dalla lotta alla Champions) potrebbe riconquistarla definitivamente.
Napoli - Vincere Coppa Italia e Supercoppa Italiana a Napoli - e al primo giro - non è affatto cosa da tutti, ma a quanto pare non sembra bastare. Benitez non solo c'è riuscito, seppur privo di Cavani e altri rinforzi che avrebbe ben voluto dall'inizio, ma è ancora in lotta per la Champions diretta in campionato, per un'altra Coppa Italia e, cosa non da meno a Napoli dopo 26 anni, per la conquista dell'Europa League. Ciò nonostante, contrariamente a quanto accaduto per l'amico collega transalpino, la città si divide tra quelli che criticano e quelli che sostengono lo spagnolo. C'è chi ne esalta l'internazionalità della squadra, chi invece ne evidenzia la cocciutaggine ed il poco equilibrio e la scarsa motivazione in campo nazionale. Se dovesse lasciare Napoli a fine stagione o meno lo scopriremo tra qualche mese, ma di certo non risparmierà qualche dolore ad una Roma che di rado lo ha ammutolito. Fino ad ora.
Nessuno dei due, in vista della sfida di sabato, sembra avere il polso della situazione e nessuna delle due squadre, dal punto di vista morale e dei risultati prevale sull'altra. Una sfida ad armi pari, tra due amici che si sfideranno in campo, ma si abbracceranno e sorrideranno all'inizio ed alla fine della partita. Testimonianza di un reciproco rispetto tra due signori che il calcio italiano farebbe bene a tenersi stretto.
Bentiez e Garcia si lasciarono, dopo una delle sfide tra Napoli e Roma, con la promessa di cenare insieme, ma per quello ci sarà tempo. Sabato si vedranno per pranzo, in un mezzogiorno e mezzo di fuoco, che farà da cornice, come sempre accade tra Roma e Napoli, ad una partita che ci aspettiamo bella e senza polemiche e scontri, che significherà inevitabilmente riscatto da una o dall'altra parte: ma chi la spunterà?