Si respira area rarefatta dalle parti dell'appennino toscano, precisamente dalle parti del Ponte Vecchio, dove Vincenzo Montella e la sua Fiorentina, in questi giorni, vengono acclamati ed osannati a più non posso. Gliene va dato soltanto giusto merito. La squadra di Montella non si è abbattuta in un momento di difficoltà, quale un inizio stagione difficile e turbolento, e, nonostante la luce dei riflettori puntati sempre su di sè, è riuscita a venir via dal guado con applicazione, dedizione e tanto lavoro.
All'indomani della vittoria di Roma, che ha regalato ai gigliati un meritatissimo quarto di finale, l'urna di Nyon ha accoppiato ai viola una squadra si complicata, ma tutt'altro che imbattibile: la Dinamo Kiev. Dando una rapida occhiata al lotto di partecipanti, infatti, poteva andare senz'altro anche peggio.
Lo sa bene l'allenatore dei viola, l'aeroplanino Montella che guarda con ovvia diffidenza alla doppia sfida, ma conosce bene i limiti degli ucraini e la forza della propria squadra: “La Dinamo Kiev è sicuramente ostica da incontrare, soprattutto ora che sta attraversando un buon momento di forma. E' una squadra che è migliorata nell’ultimo periodo. Una prova è stata la rimonta contro l’Everton. Ha giocatori di qualità e una squadra ben strutturata e forte fisicamente. Un’insidia potrebbe essere legata al clima, ma ci faremo trovare pronti e soprattutto spero di avere tutta la squadra a disposizione. Vogliamo continuare la strada intrapresa e soprattutto mi fa piacere aver evitato l’altra italiana. Avremo tutte e due la possibilità di continuare in Europa League e questo non puo’ che far bene al nostro calcio”.
A fare da spalla all'allenatore Montella, c'ha pensato Sandro Mencucci, dirigente della squadra guidata dal presidente Della Valle: "E' un bene non incontrare un'italiana, almeno possiamo provare tutte e due ad andare avanti. Ed è meglio anche per il Ranking Uefa. Una finale con il Napoli farebbe bene al calcio italiano, perché siamo anche tutti e due in lotta per la Coppa Italia, quindi sarebbe bello anche incontrarla in finale Europa League".
Tra scaramanzia e battute Mencucci si sbilancia ma non troppo, analizzando con sincerità quanto appena accaduto: "Triplete? Come si dice a Firenze, ci basta fare la coppiola (due traguardi). Dopo Tottenham e Roma, Dinamo ostica? Condivido pienamente quello che dici, squadra temibile e brillante. Pensavano tutti che le suqadre peggiori fossero Siviglia e Napoli, ma io dico che c'è anche la Dinamo. Siamo in lotta su tre fronti e anche il ritorno contro la Juventus sarà tosta. Dobbiamo rimanere concentrati. Abbiamo una bunissima rosa che purtroppo non tutta potrà giocare in Europa. I ragazzi sono molto uniti e non è un caso che la squadra vada così bene. E' così che deve essere, gioire tutti insieme, anche con quelli in tribuna. Pericolo trasferta? No, direi piuttosto che siamo rammaricati per quello che sta succedendo, noi da calciatori siamo privilegiati perché super protetti. Direi che sono più preoccupato per il campo. Ma in questo momento è necessario anche mandare un messaggio di solidarietà".
Infine parola al capitano viola, Manuel Pasqual, intervenuto ai microfono di Sky Sport: "Sicuramente dopo un risultato così importante siamo stati felici di trovare tutti quei tifosi ieri sera e siamo stati felici di aver regalato questa gioia anche a loro. Questa squadra rispetto a quella di Prandelli deve ancora raggiungere la Champions, ma siamo arrivati due volte quarti e qualche anno fa ci saremmo stati. Siamo felici che ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni. Dinamo Kiev? Ha eliminato Guingamp e Everton, potevamo prendere meglio ma anche peggio. Se vuoi arrivare in fondo le squadre forti devi trovarle. Penso che abbiano più paura loro per i nostri risultati... I trofei? Mancano, ma questa squadra deve continuare a pensare partita per partita, perché in questo modo riusciamo a non cadere o a riprenderci subito. Abbiamo perso due volte in tre mesi".
Ed ancora: "Il rinnovo? Mancano poche partite al rinnovo automatico, ne mancano tre. Partite ne abbiamo ancora molte, spero di farcela. Con la società stiamo parlando comunque... La firma durante la sosta? Spero di essere in Nazionale... la storia comunque con la Fiorentina è già scritta. La convocazione? Sarebbe importante, perché non gioco spesso nella Fiorentina e perché sarebbe un segnale di continuità da Conte. Europei 2016? Ci credo, non ho mai giocato una competizione internazionale. Spero di poter partecipare ma la strada è ancora lunga e gli anni si fanno sentire. Cuadrado? Sapevamo che era importante, ma anche Salah ha dimostrato di saper spaccare le partite. È un giocatore importante, ma è tutta la squadra che sta prendendo consapevolezza e vuole regalare altre gioie alla città. Siamo stati bravi ad eliminare velocemente vittorie e sconfitte, dobbiamo fare questo anche oggi e pensare ad Udine per giocarsi il terzo posto fino alla fine. La vittoria più bella? Spero debba ancora venire. La vittoria più bella di squadra forse è stata contro l'Inter, in quei momenti vedi l'unione. Il più in forma? Il Presidente. Rossi? È un grande giocatore e lo stiamo tutti aspettando, come tutto il calcio europeo. Non dobbiamo mettergli fretta".