La 27esima giornata si chiude oggi con ben tre posticipi, e tra questi c'è il match tra due squadre che non vengono da una buona settimana, anzi, tutt'altro: si tratta della gara tra la Fiorentina, scioltasi per 4-0 sul campo della Lazio e poi bloccata in casa dalla Roma in Europa League, e il Milan, alla ricerca della propria identità da troppo tempo senza risultati, che viene da un clamoroso 2-2 casalingo con il Verona. Tra le due sembra stare meglio la Viola, sicuramente, ma la sconfitta dell'ultimo turno potrebbe avere scosso in negativo l'ambiente; e a proposito di ambiente, sappiamo che aria tira a Milanello da un paio di mesi a questa parte: partita da dentro o fuori per Inzaghi, l'ennesima occasione che la dirigenza gli concede. Saprà essere convincente?
I PRECEDENTI - Sono 149 le sfide disputate in Serie A tra il Milan e la Fiorentina: il bilancio complessivo sorride nettamente ai rossoneri, che hanno vinto 68 volte, contro le 40 dei toscani, mentre per 41 volte le due squadra hanno pareggiato. Cambia però molto se si considerano solamente i precedenti giocati a Firenze: nelle 74 partite giocate, 29 volte ha vinto la squadra di casa, mentre i pareggi sono stati 21, e le vittorie ospiti 24. L'ultimo precedente in assoluto risale alla gara d'andata, terminata 1-1 per effetto delle reti di Ilicic e De Jong.
L'ultima gara a Firenze sorride al Milan, che lo scorso anno vinse per 2-0 in casa della squadra di Montella: le reti furono di Balotelli e di Mexes.
QUI FIORENTINA - Dopo un periodo molto positivo, il crollo: dopo una serie di 9 vittorie e 4 pareggi, tra le quali l'1-0 a San Siro sull'Inter, il 2-1 sul campo della Juventus, la qualificazione contro il Tottenham e la vittoria per 2-0 sulla Roma, è arrivata la disfatta dell'Olimpico, un 4-0 subito dalla Lazio che potrebbe aver fatto crollare il castello di certezze costruito da Montella. Una squadra letteralmente spazzata via dal campo dall'onda biancoceleste, sia sul piano del gioco che sul piano mentale e fisico: bisogna però ripartire dalle certezze, dalla serie precedente alla sconfitta. L'1-1 arrivato in casa contro la Roma non è certamente d'aiuto, soprattutto per come è arrivato, visto che la Fiorentina si è di fatto spenta dopo 70 minuti di gioco. Segnali quasi di stanchezza, insoliti per una squadra che ha in rosa di fatto più di 20 titolari, ma che, come ogni anno, è tempestata dagli infortuni. Montella si sta inventando soluzioni e moduli, con una sola certezza: il bel gioco.
QUI MILAN - Già, il gioco. A Milanello è da un po' che non si vede una squadra giocare come si deve: ordine, disciplina e circolazione rapida di palla sembrano essere elementi estranei al Milan di quest'anno, in caduta libera in classifica, con la zona Europa sempre più lontana e una panchina che si fa sempre più scomoda per Inzaghi. A disturbare ulteriormente l'ex attaccante, ci sono anche le miriadi di voci che vorrebbero Sarri sulla panchina rossonera dalla prossima stagione, oltre che la presunta vendita della società. Tutti aspetti che destabilizzano un ambiente che già non vive una situazione facile di classifica: mancano certezze che Inzaghi non sembra in grado di dare, ne dal punto di vista tattico e nemmeno mentale. Il destino di Superpippo sembra abbastanza segnato, sicuramente non siederà lui sulla panchina del Milan il prossimo anno. Resta da capire se riuscirà almeno a concludere questa stagione.
LE PROBABILI FORMAZIONI - Dovrebbe confermare il 4-3-3 Montella, che vede la sua squadra, come al solito, molto incerottata: mancheranno infatti Lupatelli, Tatarusanu, Savic, Pizarro, Gomez e Rossi, insieme a Tomovic squalificato. Restano molti dubbi anche perchè giovedì si gioca a Roma, e le forze vanno dosate. Intanto qualche certezza c'è: Neto tra i pali, e la difesa a quattro composta da Richards, Gonzalo Rodriguez, Basanta e Pasqual. Dal centrocampo in su, cominciano i dubbi: insieme a Fernandez e Aquilani, giocherà uno tra Borja Valero e Badelj, con Kurtic un po' più indietro nel ballottaggio. Davanti è sicuro del posto solo Diamanti: ad accompagnarlo dovrebbero esserci Gilardino e Salah, ma Babacar e Vargas hanno le loro carte da giocarsi.
Non sta molto meglio della Fiorentina il Milan in quanto a infortunati, perchè anche l'infermeria di Milanello è davvero pienissima: Agazzi, Zaccardo, Zapata, Rami, De Sciglio, De Jong, Muntari, Montolivo, El Shaarawy e Mastour. Praticamente una squadra intera, a cui si aggiunge anche lo squalificato Poli. Ridisegna la sua squadra con un 4-3-1-2 Inzaghi, schierando Diego Lopez tra i pali, e davanti a lui la difesa con Abate e Antonelli larghi, e Mexes-Paletta coppia centrale, anche se Alex e Bocchetti sono valide alternative all'ex Parma. Poche alternative a centrocampo: giocano praticamente per forza Van Ginkel, Essien e Bonaventura. Davanti a loro Honda, che torna nel suo ruolo di trequartista, alle spalle della coppia Menez-Destro.
LE PAROLE DELLA VIGILIA - Vincenzo Montella vede la sua squadra giocare regolarmente ogni tre giorni, ma non ne è preoccupato, anzi: la Fiorentina si è meritata di giocare così tante partite: "Non dobbiamo accontentarci di quello che stiamo facendo. Meglio un tour de force che il divano di casa. Il Milan sta passando un momento difficile, anche l'anno scorso era in una situazione simile ma sono venuti qua e ci hanno battuto. Hanno giocatori importanti come Cerci e Menez che, viste le nostre caratteristiche ci possono mettere in difficoltà. Inzaghi? Forse da lui si aspettavano qualcosa di più, ma può essere un vantaggio superare le difficoltà. Certamente troverò un tecnico più preparato ed esperto rispetto all'andata. Gilardino ha grandi motivazioni, anche in allenamento vive sempre per il gol, se non ha giocato finora è perché ha delle qualità specifiche. Se facciamo la partita, negli ultimi 20 metri è tra i più bravi del calcio italiano. E' una risorsa per noi".
Preoccupato è invece Inzaghi, anche se non lo da a vedere: il suo Milan non decolla. Che partita sarà quella di Firenze? "Sarà una partita aperta, giochiamo contro una squadra che è in forma ma ci sono tutti i presupposti per fare una grande gara. Il risultato contro il Verona ci ha condizionato per tutta la settimana, subito dopo la partita i giocatori hanno sentito il colpo, ma in questa settimana li ho visti sereni, dobbiamo recuperare i punti persi sabato. Non mi interessano le voci, io sono concentrato a fare bene ogni settimana, sento l'affetto del presidente e della società e quindi non sono preoccupato,mi dispiace per i tifosi che leggono cose false. I miei giudizi non cambiano in base al risultato, in una partita non giocata benissimo il risultato positivo ci avrebbe fatto bene al morale, sono il primo a dire che dobbiamo giocare meglio e dare di più, stiamo cercando di dare il massimo".
L'ARBITRO - Il fischietto designato per la sfida è Carmine Russo, della sezione di Nola. I precedenti con lui sorridono a entrambe le squadre: 6 vittorie e 3 sconfitte con i rossoneri, 11 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte con i viola.