Chiama tutti a raccolta Andrea Mandorlini. Il tecnico del Verona, che domani alle 18 affronterà il Napoli di Benitez allo stadio Bentegodi, ha richiamato all'ordine tutte le forze possibili, e le ha riunite in vista della sfida di domani. L'allenatore è consapevole della forza del partenopei, ma sa anche che la spinta dei tifosi e dell'ambiente scaligero potrebbe essere di fondamentale importanza per arrivare all'obiettivo.
Questa le parole del tecnico alla vigilia della sfida al Napoli? "Siamo contenti che ci sarà tanta gente. Non è una partita particolare perché arriva il Napoli, ma è particolare perché dobbiamo fare i punti. Il Napoli ha la stessa valenza di tutte le altre gare in cui abbiamo fatto risultato. Dobbiamo fare risultato contro tutti e contro chiunque. Al di là delle propagande, noi dobbiamo pensare alla partita, che sarà molto sentita. Ma ha la stessa importanza che deve avere quella con il Cagliari. Ci vuole grande attenzione e grande umiltà. Adesso vale quasi il secondo posto, loro hanno fatto bene giovedì in Europa League: ci saranno tante difficoltà e noi dobbiamo stare concentrati. Il Napoli è una squadra, dal punto di vista offensivo, che ha le sue migliori qualità. Negli spazi ti fa male, ma anche nello stretto e nel chiuso, ha grande abilità. Sa dove muovere la palla, ha grandi interpreti. Una squadra difficile e dobbiamo essere concentrati, concedere pochi spazi e poche ripartenze. Si esaltano a campo aperto. Dobbiamo concedere pochissimo, se lasciamo spazio a chi possiede queste qualità puoi anche perdere. Non si vince da 14 anni? E' difficile, al di là delle propagande dei numeri e delle cabale noi dobbiamo pensare alla partita, noi dobbiamo mettere attenzione, perché il Napoli è una squadra forte. La spinta dei nostri tifosi? Si è sentita anche giovedì, noi dobbiamo pensare alla partita. Ci tengono tutti, dovremo fare qualsiasi cosa per i punti. Io devo trasmettere questa convinzione ai ragazzi, contro chiunque tirare fuori la migliore prestazione".
Al tecnico scaligero viene chiesto, successicamente, cosa prova nell'affrontare Benitez, che finora non ha ancora battuto: "E' l'allenatore che ha riportato vittorie in questa società, è incerta la sua riconferma, o quantomeno non ha deciso. Ha fatto la storia di tanti club, forse meno all'Inter. Noi ci confrontiamo con una squadra però, al di là di Benitez. E dobbiamo pensare alla partita e a fare punti, magari dovremo essere sporchi, brutti e cattivi, ma dovremo essere essenziali per cercare dei punti. Al di là delle riverenze, lui è un grandissimo allenatore, ma noi dovremo avere la fame e la voglia per trovare il massimo e portare a casa i punti".
Mandorlini analizza anche il momento della sua squadra, positivo dopo aver ripreso la briglia della squadra e soprattutto i risultati dopo un periodo storto: "Il dopo Genoa? La cosa migliore è il miglioramento della nostra classifica. L'aspetto psicologico è fondamentale per allenarti bene, ma non per questo, perché hai fatto dei punti, ti puoi allenare in modo leggero. Noi dovremo avere sempre il coltello fra i denti. Non deve passare la tensione e la rabbia di fare punti anche domenica".
Sullo stato di forma dei singoli risponde cosi: "Obbadi? Importante è il recupero di tutti i calciatori, ci dà delle soluzioni di gioco diverse. Anche Campanharo e Greco si stanno allenando bene, adesso col recupero di questi calciatori ci sono tante alternative e abbiamo tante soluzioni di gioco. Sorensen o Rodriguez? Abbiamo recuperato anche Rafa Marques, venerdì si è allenato con la squadra. Decideremo domenica, pensavamo fosse una cosa più grave ma per fortuna non è così. Ha un problema Martic, Valoti invece si è allenato con la squadra. Ci siamo quasi tutti, mentre Gollini domenica sarà con noi (anche se ha giocato con la Primavera, ndr). L'affaticamento di Ionita? Non sembra di grande entità l'infortunio, forse era il caso di risparmiarlo un po', lui è un generoso, stava bene. Pisano a sinistra contro il Milan? E' più marcatore, è più bravo nella fase difensiva e veniva a contrastare bene il mancino di Cerci. L'avevo vista così, lui è un calciatore duttile, come Sala, si può adattare a situazione di gioco e ruoli diversi. Mi piacciono questi calciatori. La formazione contro il Napoli? Decido nelle prossime ore. Il portiere? Gioca Benussi, sta facendo bene. Rafa sta tornando, si sta preparando e vedremo quando sarà il momento".
Infine, si lascia andare all'emozione, e ricorda con una battuta il rirorno di Jorginho al Bentegodi: "Jorginho? Siamo contenti, Giorgio sarà bello vederlo e riabbracciarlo. Giovedì ha fatto una buona partita, gli farò i complimenti. E' un figlio che ritorna".