Dalla Lazio alla Roma. Montella sfoglia la margherita delle squadre della Capitale e, dopo essersi visto rifilare un poker in faccia dai laziali, spera di non ricevere lo stesso trattamento dai cugini giallorossi. Vigilia di Europa League in casa Fiorentina e l'aeroplanino sa che la Roma è avversario mai domo, capace di piazzare il colpo di coda proprio quando meno te l'aspetti.
La squadra toscana deve dimenticare in fretta la batosta subita lunedì dalla Lazio e l'allenatore napoletano glissa sull'argomento: "Non credo sia rimasto nulla della sfida di lunedì. Una cosa simile è successa anche all'Atletico Madrid l'anno scorso. Sono cose che capitano, ci è capitata la squadra più in forma. Le assenze? No, ci sono stati superiori. E lo sarebbero stati con qualsiasi giocatore in campo".
Oltre a dimenticare lunedì, la Fiorentina sarà chiamata ad una reazione d'orgoglio, per cancellare definitivamente l'onta di quella sconfitta. "La squadra è orgogliosa e sa reagire. E' una squadra che non si accontenta e vuole vincere sempre, specialmente dopo le sconfitte".
La Roma vive un momento difficile in campionato e la squadra di Montella l'ha già eliminata dalla Coppa Italia. Sembrerebbe tutto apparecchiato per una vittoria ed un passaggio del turno abbastanta agevoli, ma il mister non vuole sentir parlare di vittoria e mette in guardia i suoi dalla squadra giallorossa, della quale non si fida: "Non mi fido, è una squadra di assoluto valore. Se sono ancora secondi è perchè hanno un ottimo inzio. E' una squadra di ottimo valore. In trasferta giocano meglio. Partita assolutamente aperta. Totti? "E' ovvio che qualcosa Garcia cambierà, perchè un altro giocatore come Totti non c'è".
Da ex allenatore giallorosso a Montella viene chiesto il motivo per il quale in piazze come Roma si passa facilmente dall'esaltazione per un filotto di vittorie alla depressione più totale per la mancanza di risultati: "Credo che ci sia da tutte le parti. La passione del tifoso alimenta questo, a Roma c'è un tifo grand e appassionato. Però l'importante è saper gestire noi stessi. Sono cose normali".
Si passa ai singoli, all'impatto di Salah e al recupero di Babacar: "Direi molto bene, ha avuto un impatto importante. Sta vivendo uno dei suoi migliori momenti, siamo molto felici. Lui può fare la seconda punta o l'attaccante esterno. Col centravanti si esprime meglio, ha bisogno di un giocatore su cui potersi appoggiare. Babacar? Sta bene, è clinicamente guarito. Decidiamo domani, si è allenato oggi come ieri".
Infine, si congeda con una battuta su come arginare Ljajic: "Gli ho fatto trovare la PlayStation e la Nutella in camera (ride, ndr)".
Accanto a Montella c'è Joaquin, che parla del momento suo e della squadra: "Cosa mangio quest'anno? Sempre il solito prosciutto... A parte gli scherzi, la mia situazione è cambiata perché corro di più, non ho mai corso così tanto. Per giocare però bisogna correre, quindi va bene così. In una partita come quella di domani dobbiamo avere personalità. Ogni partita è diversa, ma serve carattere per vincere. Chi toglierei alla Roma? Nessuno, perché è più bello vincere quando l'avversario è al completo. Voglia di vincere un trofeo? Non è facile quando ci sono così tante partite. Nella mia carriera ho giocato solo tre finali, una vinta ed una persa. Bisogna essere mentalmente forti, quando arrivano partite importanti in fila come adesso. Quando si gioca contro squadre come Roma e Juventus è difficile ma è bello, loro sono forti. Domani secondo me è più importante non subire gol, poi se facciamo 2-3 gol anche meglio".