Tanta amarezza. Quella che c'è dopo una partita giocata in malomodo, senza opporre la solita strenue resistenza. La Juventus cade davanti al proprio pubblico e lo fa nel modo peggiore, mettendo in mostra molti limiti, soprattutto caratteriali ed una condizione fisica approssimativa che fa preoccupare in vista del ritorno di Dortmund. A fina partita è intervenuto ai microfoni Rai Massimiliano Allegri, allenatore dei bianconeri.
Quanta preoccupazione ci deve essere dopo stasera? "Abbiamo affrontato una Fiorentina in un ottimo stato di forma. Il primo tempo è stato buono da entrambe le parti, a inizio rispresa abbiamo perso troppe palle e preso gol. Poi ci abbiamo provato, ma la Fiorentina è stata più brava e ha meritato. C'è ancora il ritorno, non sarà semplice ma ci proveremo. Avevamo preparato la partita per far densità in mediana, poi l'uscita di Coman ci ha cambiato i piani. A inizio ripresa abbiamo avuto difficoltà, il primo gol però andava evitato visti i 70 metri di Salah".
La Juventus è apparsa stanca, ma è una stancheza fisiologica? C'è da preoccuparsi in vista Champions League? "Non c'è tempo per allenarsi. Prepariamoci per lunedì, che sarà importante e difficile. Ora pensiamo al campionato, oggi è un passo falso contro una buona Fiorentina. A tempo debito penseremo al ritorno. Coman? Ha fatto la giocata del pareggio. Stava facendo bene, come la squadra, consci delle difficoltà, visto il momento della Fiorentina. Questo ci deve fare alzare le antenne per le prossime gare. Il campionato non è ancora finito, c'è da vincere molte partite. L'Europa è un sogno, abbiamo vinto la prima e prepariamoci al ritorno".
Cosa succede a Pogba? "E' una cosa normale. Un giocatore nell'arco di una stagione difficilmente può essere costante. Ci sono momenti in cui bisogna rifiatare. Ha giocato tantissimo, deve crescere nella gestione della partita, ne parlo spesso con lui. Non bastano le qualità, ci vogliono prestazioni diverse, come stasera. Lui può fare di più, con i giovani però è normale, vedi Morata. Gli alti e bassi sono normali, figli del percorso per raggiungere una continuità. Il 4-3-3 con Tevez? Ho utilizzato questo modulo per la presenza di Pepe e Coman. Uscito il francese Tevez è rimasto un po' lì, per caratteristiche però si è spostato ed abbiamo perso un po' di ordine".
Altrettanto schietto e sincero è Leonardo Bonucci, che fa mea culpa sugli errori ed ammette la superiorità degli avversari: "Sì, è stata una battuta d'arresto a livello di risultato, soprattutto nei primi dieci minuti del secondo tempo abbiamo smesso di giocare, di restare uniti, di rimanere compatti. Complimenti alla Fiorentina per la partita che ha fatto, ha sfruttato al massimo i nostri errori, però nulla è precluso. Come loro hanno vinto 2-1 fuori casa, possiamo andare anche noi a Firenze a ribaltare il risultato". Cosa non ha funzionato? "Difficile dirlo, forse siamo stati poco cinici nel voler portare a casa questa partita, perchè abbiamo commesso tanti errori a livello tecnico, di posizione, soprattutto sul primo gol. Questo ci deve far riflettere, perchè ci sono partite che si possono gestire. C'è solo da continuare a pedalare per vincere". Vi aspettavate una Fiorentina così autoritaria stasera? "Sì, ce l'aspettavamo perchè comunque quando viene da risultati importanti come quelli che ha fatto la Fiorentina sia in Europa League che in campionato, acquisti fiducia, sicurezza e autostima. Sapevamo che soprattutto nel palleggio era una squadra sicura. Noi ci abbiamo messo del nostro concedento alcune ripartenze, nate da errori banali e quindi credo che la cosa positiva sia stato il gioco espresso nonostate in campo ci fossero diversi giocatori che hanno giocato poco quest'anno. Però bisogna riconoscere che la Fiorentina ha vinto su nostri errori".