Il primo gol è un concentrato di tecnica e rapidità, il secondo un colpo di rapina. Un uno-due terrificante, che zittisce lo Stadium e lancia in orbita la Fiorentina. Salah, con quell'incidere continuo, quel mulinare di gambe, quel controllo di palla perfetto, mette in scacco la retroguardia bianconera e prima punisce in contropiede, partendo addirittura dalla propria trequarti, poi azzanna l'incertezza di Marchisio. Nel mezzo lo stacco prepotente, regale di Llorente, per il momentaneo pari. Mancano diverse firme di prima grandezza da entrambe le parti, ma è evidente l'intenzione di onorare la Coppa Italia e i ritmi alti portano errori e buone giocate, folate e sviste, uno spettacolo gradevole per chi guarda. La Juventus, incitata da Allegri, gioca, la Fiorentina colpisce. Al Franchi, per i bianconeri, obbligo di vittoria, con due reti all'attivo, Montella vede la finale.
In casa Juve, Allegri lancia Coman e Pepe a supporto di Llorente, fuori quindi il duo titolare Morata - Tevez. In mediana si rivede Pogba, dietro non è ancora l'ora di Barzagli, al centro Bonucci e Ogbonna, ai lati Caceres e Padoin. Montella punta su Kurtic, preferito ad Aquilani, ritrova Basanta e Mati Fernandez, mentre davanti tridente con Joaquin - Salah e Gomez.
L'inizio è scoppiettante e la Juve si ritrova per due volte a un passo dal vantaggio con Vidal. Clamorosa la seconda occasione, Pogba pennella in verticale, il cileno vince il rimpallo, ma allarga troppo il piattone. Montella, preoccupato, si alza dalla panchina per scuotere la retroguardia. Al 7' prima visita offensiva della Fiorentina. Kurtic impatta al volo il traversone di M.Alonso ma non trova la porta. Quattro minuti e arriva l'inatteso vantaggio ospite. La Juve è tutta riversata nella metà campo viola, Salah si impossessa del pallone, lo porta avanti col tacco e accelera, inseguito da un nugolo di maglie bianconere. Davanti solo Padoin e Storari, finta di corpo e taglio verso la porta, poi sinistro incrociato sotto la traversa. 0-1 e silenzio a Torino. La Juve risistema le idee e torna ad offendere. Al 24' il pari ed un altro gol di fattura pregevole. Coman imposta, Pepe mette al centro, Llorente sale alto e schiaccia all'angolo, la palla delicatamente si adagia sul palo e entra in rete.
Il primo cambio nella Juve è obbligato. Coman, colpito duro da Kurtic, è costretto a lasciare il campo. Allegri si gioca Tevez e il finale di tempo torna in equilibrio, con la Fiorentina, in fase difensiva disposta col 4-5-1 e il solo Gomez davanti, ad attendere la Juve, per poi far male in ripartenza. All'intervallo punteggio in parità.
La ripresa segna il forte ritorno della Fiorentina e Storari è presto chiamato in causa da Richards. Un segnale preoccupante per la Juve e poco dopo l'allarme diventa reale. Marchisio, schierato in regia al posto dell'infortunato Pirlo, perde palla al limite, Salah se ne impossessa e fulmina il portiere di casa. 1-2 e altra botta per Allegri. Il tecnico lancia Morata, ma non basta. Neto è attento su Tevez e la Fiorentina si rende pericolosa in contropiede, al 70' è Ilicic a spaventare ancora la Juve. In campo da pochi minuti lo sloveno al posto dell'infortunato Gomez. Il finale vive su un filo sottile, la Juve vuole pareggiare, la Fiorentina chiudere il discorso, non si materializzano occasioni eclatanti e quando al 95' Neto si accartoccia sulla debole conclusione di Pogba, Valeri dice che può bastare. La Fiorentina torna a casa con una vittoria dal sapore di finale.