Il presidente della Figc ritratta le dichiarazioni degli ultimi giorni, tutto era nato dall'infuocato post partita di Juventus - Milan. "Io non mi sono espresso sulla modalità di gestione del sistema di designazione dei sorteggi - precisa il Presidente federale - mi sono limitato a dire che l'Aia è uno dei cardini del sistema sportivo italiano e che qualora e davanti a richieste presentate saranno nelle sedi opportune valutate". Nessuna polemica sulle designazioni arbitrali e sui sorteggi. La cronaca ci dice però che questo è uno scontro, Tavecchio contro Nicchi, Nicchi contro Tavecchio. Ancora una volta.

Poi Tavecchio prosegue: "Io dico che comunque che la questione arbitrale, trita e ritrita e che ha lasciato spazio a valutazioni strane, nel 2006 tutti lo sanno quello che è successo, penso che un sistema dove ci sia un controllo ponderato attraverso un ricambio continuo di soggetti decisionali sia migliore". A chi ha provato a mettere in discussione le strategie della FIGC e la figura del Presidente, Tavecchio risponde così. "Sono il presidente federale. L'AIA ha ottenuto da questa presidenza cose che in 50 anni non ha mai ottenuto".

Il Presidente risponde poi al numero uno dell'Aia: "Nessuna apertura al sorteggio integrale - il riferimento è alla proposta di Claudio Lotito - 
si discuterà in consiglio federale e se questa sarà un'ipotesi andrà a regime, ma terremo conto dell'opinione dell'Aia. La risposta di Nicchi? Non capisco. Io non mi sono espresso sulla modalità di gestione delle designazioni arbitrali, io mi sono limitato a dire che l'Aia è uno dei carri del sistema sportivo italiano e che, qualora e davanti a richieste presentate, saranno valutate nelle sedi opportune. Questo è quanto, tutto il resto non lo capisco". In attesa della prossima puntata.