24 anni, classe '91, è stato prelevato la scorsa estate dall'Udinese con la formula del prestito per 1,5 mln, con diritto di riscatto fissato a 15. "El Tucumano", così soprannominato perchè nato a San Miguel de Tucuman in Argentina, Roberto Pereyra può considerarsi finora una "mossa azzeccata" da parte dei dirigenti della Juventus per quanto concerne il suo rendimento in campo.
JOLLY - Esterno destro con spiccata vocazione offensiva, può tuttavia ricoprire più ruoli all'interno del centrocampo, dal centrale all'esterno, al trequartista, spesso occupando anche la zona sinistra del campo, nonostante sia un destro naturale. Le sue caratteristiche migliori sono l'abilità nel dribbling e la velocità nel divincolarsi negli spazi stretti, peculiarità che giustificano la sua notevole duttilità tattica. Quest'anno, eccezion fatta per qualche prova opaca, l'argentino si sta ripetendo sui livelli mostrati durante le tre stagioni con la maglia dell'Udinese. Inoltre, con il cambio di modulo operato da Massimiliano Allegri, dal 3-5-2 al 4-3-1-2, ha più volte ben impressionato anche nel ruolo di trequartista, ruolo che peraltro predilige, come da lui stesso dichiarato in tempi non sospetti. Pereyra è un giocatore dotato anche di un buon senso del gol, anche se finora sono state soltanto due le reti realizzate in questa stagione, entrambe al Verona ed entrambe a distanza di tempo ravvicinata, prima in Coppa Italia poi in Campionato, sempre contro gli scaligeri.
FUTURO - E’ chiaramente un giocatore in fase ascendente della propria carriera, con ancora tanti e visibili margini di miglioramento. Tuttavia, considerando che è alla sua prima esperienza in una big, il suo percorso può fino a questo momento essere considerato decisamente positivo. E per la Juventus può rappresentare non solo il presente, ma anche e soprattutto il futuro. A partire da quello prossimo, un futuro che si scontra col passato in quello che sarà il suo ritorno al Friuli in occasione del match di domenica tra Udinese e Juventus, dove con ogni probabilità andrà a sostituire Arturo Vidal come trequartista. Chissà che in un futuro più remoto non possa raccogliere definitivamente il testimone del cileno, che sembra la controfigura del superbo Vidal visto durante il triennio Contiano.