Pippo Inzaghi, per il momento , è stato confermato sulla panchina rossonera. Intanto ha parlato ai microfoni di Rai Sport:" A me dispiace aver perso una partita in cui non meritavamo. Svantaggiati in certi episodi. Dobbiamo ripartire. Non stiamo facendo quello che sappiamo fare. Oggi un mio amico mi ha scritto che Ferguson ci ha messo 7 anni, non che voglia paragonarmi a lui. Con lavoro, con la serietà e se mi verrà dato del tempo, torneremo. Ce la siamo giocati alla pari con la Lazio. Sabato eravamo stati inferiori, ma stasera abbiamo fatto una buona partita. Avevamo fatto due gol, purtroppo non regolari. Gli episodi ci sono sempre sfavorevoli. Bisogna ripartire da una vittoria. Da domenica incomincia l’obiettivo di tornare in Europa. Non per accampare scuse, ma non siamo stati fortunati nemmeno con gli infortuni. Non abbiamo mai avuto la continuità che serve per fare bene. Se avessimo avuto maggiori ricambi in panchina avremmo potuto fare meglio. Il 4-2-3-1 è un modulo che ci può dare dei vantaggi con l’unica punta Pazzini e con Jeremy Menez.”
Inzaghi ha la fiducia della società: “Io mi preoccuperei se i giocatori non mi seguissero. Adesso nonostante diano tutto, non riusciamo ad avere dei risultati. Oltre a perdere per infortunio dei giocatori, non riusciamo a dargli continuità. Vorrei riportare subito il Milan ai fasti di un tempo… La società è al mio fianco e piano piano sono sicuro che ne usciremo.” Sull’impegno della squadra: “Io devo cercare di far rendere al meglio questa squadra. Abbiamo illuso tutti prima, ma io andavo con i piedi di piombo. In questo momento anche se danno tutto, non è sufficienti. Quando recupereremo tutti, avremo più tranquillità, sono sicuro che ritorneremo a giocare e a fare risultati. Beh, quando si perdono tanti giocatori importanti, diventa difficile ricostruire. Sono il primo a star male quando il Milan non vince. Però non ho la bacchetta magica per cambiare tutto. La società è al mio fianco, ringrazio i tifosi. Io darò tutto per questa maglia. Sono il primo a voler riportare il Milan in alto. La vita è fatta di cicli, ma adesso sarà ancora più bello riportare in alto questo Milan. Che voto mi do? Non è bello darli. Datemeli voi. Accetto le critiche. Posso migliorare, sono umile. Agisco di testa mia. Daremo tutti noi stessi per dare di più. Non mi sono mai pentito di essere arrivato ad allenare al Milan. Se non mi cacciano, resterò qui a vita. Nessuno potrà mai dire che non do il mio cuore e tutto me stesso per il Milan. Sto invecchiando precocemente, ma è normale"