Inzaghi resta l'allenatore del Milan per il momento, fino a martedì sera e proprio martedì sera sarà l' esame vero per il tecnico rossonero. Da quella partita infattidipenderà il suo futuro: se vince resta l'allenatore..Altrimenti potrebbe arrivare un possibile esonero di Pippo Inzaghi. Testa alla partita di Coppa Italia, la squadra resterà in ritiro fino a martedì, giorno del quarto di finale di Coppa Italia a San Siro ancora contro i biancocelesti di fondamentale importanza anche perchè molto probabilmente sarà l'unica porta per i rossoneri di accedere all' Europa. lI vertice tra Galliani, Inzaghi e i giocatori nello spogliatoio dell'Olimpico al termine della partita con la Lazio è stato solo il primo di una serie di confronti.
Ventisei punti, nono posto in classifica: Il Milan è totalmente allo sbando, ha fatto un solo punto in campionato nel 2015. Quello che preoccupa è l'atteggimento: oltre a non avere il minimo gioco e nessuna impostazione tattica, è sembrato demotivato, svuotato e rassegnato alla difficile situazione: serve un immediato cambio di rotta per evitare un cocente fallimento. Il Milan dovrà valutare bene il da farsi perchè bisogna capire se l'unico modo per provare a salvare questa stagione sia cambiare l'allenatore. Ecco perchè se Inzaghi sarà esonerato spunta il nome di Luciano Spalletti come possibile sotituto di Inzaghi, un tecnico attualmente libero, da sempre accostato ai rossoneri e stimato da Adriano Galliani. problema è che c’è ancora Seedorf a libro paga, e il contratto dell’olandese prevede altri dieci milioni di euro. Un salasso non da poco in un'epoca di grandissima attenzione ai bilanci: circa 4 milioni netti (8 lordi) fino al 30 giugno 2016. Prende corpo la soluzione interna con Mauro Tassotti (con Arrigo Sacchi come tutor). L'ex tecnico dello Zenit, il quale ormai da tempo attende una chiamata dalla Serie A per rimettersi in gioco dopo l’esperienza russa. Il Milan potrebbe essere il luogo ideale dal quale ripartire, e sopratutto Spalletti potrebbe essere il tecnico giusto per una squadra che al momento sembra essere abbandonata a sè stessa, senza identità nè dentro, nè fuori dal campo.
Il resto dovrà tentare di farlo Galliani sul mercato. Ammesso che Inzaghi sopravviva alla gelata di inizio 2015, è evidente che necessita di almeno un paio di rinforzi. La concorrenza si è mossa (Inter, Napoli e Fiorentina soprattutto), mentre i rossoneri sono rimasti fermi al blitz che ha portato Cerci a Milanello a Natale.. Fanno rilfettere le parole di Inzaghi nel post partita di ieri sera:" Sapevo che c'erano problemi, altrimenti la società non avrebbe cambiato tre allenatori in un anno. Ma forse avevamo illuso tutti per 3-4 mesi". Crisi profonda in cui è precipitato il Milan in questo inizio di 2015..