E' arrivato il momento di cambiare marcia, il Milan non può più sbagliare: Inzaghi è sotto osservazione (era già successo anche nei mesi scorsi in occasione di altre critiche a squadra e allenatore successive a sconfitte) ,ma per il momento non a rischio. La sconfitta con l’Atlanta ha portato al quarto ko casalingo della stagione e al secondo tonfo nel 2015, un punto in 3 gare per un totale di 26 punti al giro di boa. Il patron rossonero Berlusconi, ha chiamato Pippo Inzaghi chiarendo le frasi di ieri, ovvero che le dichiarazioni riportate l' Ansa sono prive di fondamento :"Sono ko inacettabili quelli contro squadre che gudagnano 5 volte meno dei nostri giocatori" avrebbe detto ; il presidente ha ripetuto sia al tecnico e ad Adriano Galliani, presente in questi giorni a Milanello che non ha parlato di calcio con nessun giornalista in questi giorni. Un colloquio che chiarisce, ma non cambia la situazione: la tensione rimane alta, il patron rossonero è deluso delle prestazioni del Milan e Pippo Inzaghi, il suo pupillo, è sotto esame: la doppia sfida con la Lazio in quattro giorni, prima in campionato e poi Coppa Italia, deciderà il suo futuro: il Milan deve dare risposte, Inzaghi deve dare risposte, il sostegno c'è, la fiducia anche, ora bisogna dimostrarla. Si prosegue con Inzaghi anche perché il terzo esonero in un anno (dopo Allegri e Seedorf, quest’ultimo ancora sotto contratto) sarebbe drammatico, non solo per il bilancio. E in ogni caso non sono molte le alternative disponibili, a parte Cesare Prandelli e la soluzione interna (Mauro Tassotti), senza dimenticare che sullo sfondo c’è Arrigo Sacchi, a cui il club ha proposto un ruolo nel settore giovanile.
La situazione si va facendo sempre più difficile e servono soldi freschi per restituire ciò che il Milan non ha più, e anche se Berlusconi ha smentito, sembrebbe che la società di via Aldo Rossi sta cercando nuovi investitori che possano portare nuovi introiti nelle casse societarie. Come riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, dopo i primi sondaggi effettuati nei paesi arabi, dove rimane comunque sempre viva l’opzione dell’ingresso come azionista oltre che sponsor di Emirates, la famiglia Berlusconi si è affidata ad uno studio legale di Milano per individuare nuovi partner anche in Nord America.
Philippe Mexes, ai microfoni di Milan Channel, prova ad analizzare il difficile momento del Milan: "Siamo tutti sulla stessa barca e insieme usciremo da questo momento, questo è lo spirito che dobbiamo avere. Tutto è aperto, stiamo lavorando e stiamo cercando di fare attenzione a questo inizio di anno. Dobbiamo guadagnare più punti possibili perché sta diventando dura - ammette il difensore francese -. Non dobbiamo cercare scuse, dipende solo da noi forse dopo le partite con Napoli, Roma e Real abbiamo lavorato forse un po' meno bene. Dobbiamo ricompattarci tutti e essere più squadra. La partita col Sassuolo in campionato è andata male, a Torino abbiamo giocato malissimo, questi non siamo noi. Non è il Milan la squadra che si è vista in queste partite".
Il Milan e merita di di stare ai vertici del calcio italiano. Un mercato deficitario, dettato dalla grande crisi economica che attraversa il nostro Paese e delle scelte discutibili stanno facendo sprofondare questa realtà così vittoriosa in passato.