Filippo Inzaghi non si nasconde, dopo la sconfitta contro l’Atalanta di oggi pomeriggio, il tecnico rossonero si è espresso sulle difficoltà del Milan:"Non possiamo essere questa squadra, martedì avevamo fatto una buona partite. Dobbiamo fare tutti un esame di coscienza e capire tutti insieme cosa non va, dobbiamo ripartire tutti insieme. Io mi assumo tutte le responsabilità. Già sabato a Roma dobbiamo questi fischi meritati in applausi”. E ancora:""Inutile trovare scuse, dobbiamo lavorare per tornare a fare quello che abbiamo fatto nel girone d'andata. In Coppa Italia ho visto una grande squadra, oggi non abbiamo avuto il nostro modo spensierato di giocare a calcio. Tocca a me scoprire quali sono i problemi e trovare la soluzione. In casa con l'Atalanta dobbiamo fare la partita, parlare dei singoli non è giusto. Abbiamo giocato male tutti, dobbiamo tornare presto sui nostri livelli. L'espulsione? Mi sono chiarito con l'arbitro. Sono arrabbiato, i fischi sono meritati perché dobbiamo fare di più. Sono io il responsabile, le colpe sono sempre dell'allenatore".
Infine: “La sostituzione di Cerci? Aveva giocato martedì 80 minuti, avevamo bisogno di Pazzini e ho cambiato uno degli esterni, Alessio deve andare avanti così, oggi partita difficile per tutti, non mi sembra il caso di fare dei nomi”. “Il mercato? Discorso che farò con la società, mi preme di animare la squadra, tornare a come eravamo prima della sosta”.
Anche Giacomo Bonaventura ha commentato questa sconfitta: "Oggi non abbiamo fatto una partita brillante, nel primo tempo abbiamo perso un paio di palloni che ci sono costati delle ripartenze e l'Atalanta ha fatto gol. Poi ci abbiamo provato in tutti i modi, l'Atalanta è brava a difendersi. Dobbiamo fare un esame di coscienza. Quando si porta questa maglia bisogna vincere, la priorità è il Milan. Siamo indietro in campionato, volevamo essere più avanti. Volevamo lottare per il terzo posto, essere così indietro ci fa male".Su come si può migliorare: "Domani mattina ci ritroveremo per parlare di questa cosa, da domani ricominciamo, ognuno farà un esame di coscienza per capire se può fare di più".