Doveva essere la gara giusta per ripartire e invece il Milan è inciampato ancora una volta a San Siro, stavolta è la Dea a punire il Diavolo sempre più irriconoscibile rispetto a quello visto nel finale di 2014. Arriva così la seconda sconfitta consecutiva interna per il Milan di Inzaghi espulso nel finale. Grande risultato per gli uomini di Colantuono che centrano una vittoria importantissima per togliersi via dai bassi fondi della classifica. Il gol di Denis pesa come un macigno!

Milan e Atalanta si ritrovano a San Siro un anno dopo il gennaio 2014 e la grande festa di Ricardo Kakà, autore quel pomeriggio del gol 100 & 101 con i Rossoneri. In un San Siro sempre più desolato il Milan prova a rialzare la china dopo un deludente avvio di 2015 caratterizzato da troppe voci di mercato e risultati al di sotto di aspettative e possibilità in campionato. Anche i Bergamaschi, allo stesso tempo non si trovano affatto in una posizione tranquilla di classifica, a soli 2 punti dal terzultimo posto occupato dal Cagliari di Zola. Inzaghi, spronato e consigliato dalla visita di Arrigo Sacchi in settimana sceglie ancora il 4-3-3 ormai suo marchio di fabbrica. Diego Lopez tra i pali, i ritorni di Abate a destra e Bonera fresco di rinnovo a sinistra. Coppia centrale tutta francese con Mexes e Rami che vince il ballottaggio con Alex. In mezzo al campo torna dopo il gol in Coppa Italia Nigel De Jong, sempre più vicino al congedo destinazione Old Trafford, ai suoi lati Montolivo (che oggi compie 30 anni) e Bonaventura. Il tridente è formato da El Shaarawy a caccia di un gol che manca a San Siro da quasi due anni, Menez e Cerci che ha destato una buona impressione in coppa. Gli uomini di Colantuono, 1 sola vittoria in trasferta alla seconda giornata, si schierano con un 4-4-2 più offensivo del solito. Pinilla appena arrivato affianca Denis in attacco, Moralez e Zappacosta estrni offensivi, Cigarini a creare, Carmona a distruggere. In difesa torna tra i titolari Del Grosso a sinistra dopo oltre un mese, Con lui Biava Stendardo e Benalouane a proteggere la porta di Sportiello. 

Avvio di match soft, con ritmi blandi da parte di entrambe le squadre che condedono fin troppi varchi in mezzo al campo. Ne scaturiscono un paio di occasioni a testa prima con Denis e Cigarini, poi con Cerci e Bonaventura pericolos o con un tiro potente ma centrale dalla distanza. Dal punto di vista tattico il Milan cerca di allargare la difesa bergamasca con i due seterni d'attacco larghissimi e con Menez libero di spaziare su tutto il fronte offensivo senza senza lasciare riferimenti ai centrali atalantini. La Dea rimane comunque ben disposta in campo grazie a due lienee da quattro molto compatte dietro, attente soprattutto a raddoppiare gli uno contro uno del Faraone e di Cerci, e molto abili a far ripartire l'azione con i veloci estreni Zappacosta e Moralez. Atalanta ancora pericolosa con un tiro dalla distanza tentato da Benalouane che trova tanta potenza ma anche la deviazione provvidenziale di Mexes. Nella parte centrale di tempo l'Atalanta alza ritmi e baricentro, viene a pressare il Milan nella propria metà campo e quasi va in vantaggio, prima con una palla recuperata a centrocampio, lavorata e calciata da Denis che trova una clamorosa traversa a Diego Lopez battuto, poi sulla continuazione della stessa azione è Diego Lopez a intervenire su un diagonale pericoloso di Zappacosta. Dopo un brutto contrasto con Benalouane El Shaarawy resta a terra dolorante per qualche minuto, poi si riprende e suona la carica con un grande slalom come qualche tempo fa, tiro secco da posizione decisamente defilata respito da Sportiello sui piedi di Bonaventura che però dai 16 metri non trova la porta. Alla mezz'ora però, scatta il timer del gol atalantino: ennesimo pallone recuperato in mezzo al campo dopo un lusso non friuscito di Menez, transizione offensiva di Moralez che porta a spasso la difesa milanista già mal posizionata, serve alla perfezione il taglio centrale di Denis che a tu per tu con Diego Lopez non sbaglia e porta in vantaggio l'Atalanta con il suo quarto gol stagionale, primo lontano dall'Atleti Azzurri d'Italia. Dopo il gol subito Bonera accusa un problema fisico ed è costretto ad abbandonare il campo, al suo posto entra Armero ma l'Atalanta continua ad essere pericolosa, ancora dalla distanza con un fendente rasoterra di Cigarini vicinissimo alla base del palo. Unico squillo milanista nell'ultimo minuto del tempo con una punizione calciata da Menez fuori di pochi centimetri alla destra di Sportiello. All'intervallo è pioggia di fischi per un Milan che conferma le ultime deludentissime prestazioni con un primo tempo quasi completamente in balia di un'Atalanta senza paura e ben messa in campo dal proprio allenatore. 

Nell'intervallo Inzaghi prova a mischiare le carte inserendo Pazzini per Cerci poco incisivo come il resto della squadra, e cambia modulo passando al 4-2-3-1 spostando Bonaventura sulla linea dei trquartisti e Pazzini unico riferimento offensivo. Nessun cambio per Colantuono soddisfatto del primo tempo dei suoi uomini. Il Milan si porta in avanti ma concede delle voragini per le ripartenze di Moralez pericolosissimo nell'uno contro uno con i non velocissimi centrali francesi del Milan. I Rossoneri subiscono un paio di ripartenze pericolose, ma si salvano grazie a un paio di chisure decisive prima di Armero, poi dello stesso Mexes. Nell'ultima mezz'ora di gioco il Milan prova ad assaltare il castello difensivo dei bergamaschi, ma le idee restano troppo prevedibili, cross a cercare la torre di Pazzini stretto però nella morsa Biava-Stendardo. Con il passare dei minuti il Milan alza il proprio baricentro costringendo tutta l'Atalanta nella sua trequarti campo, ma le occasioni tardano ad arrivare. Al 70' grande occasione mancata con Bonaventura che in spaccata da due passi non arriva all'impatto col pallone per questione di centimetri. ci provano poi Pazzini ed El Shaarawy di testa ma entrambe le conclusioni vengono neutralizzate con facilità da Sportiello. Finale tesissimo soprattutto sulla panchina dei rossoneri che accusano i giocatori bergamaschi per eccessiva perdita di tempo, a pagarne le spese è un nervosissimo Inzaghi espulso da Russo dopo aver calciato via un pallone messo fuori da Cigarini. Negli ultimi 10 minuti il Milan esce dal campo e l'Atalanta prova a chiuderla con il neo entrato Bianchi, ma Diego Lopez regala speranze al Milan con una parata decisiva sul bomber neroazzurro. Gli assalti finali del Milan sono affidati a Niang che mette dentro cross a ripetizione senza però trovare il compagno giusto per metterla dentro. 

Finisce 0-1 per l'Atalanta. Il Milan sporfonda sempre di più nel mezzo della classifica, i fischi e la delusione dei tifosi sugli spalti sono l'emblema di una squadra partita con l'obbiettivo dichiararto del terzo posto finita a lottare per la zona sinistra della classifica. Grande vittoria invece per l'Atalanta di Colantuono che trova la sua seconda vittoria in trasferta dopo il blitz di Settembre sul campo del Cagliari. è un'Atalanta che fa il colpaccio a San Siro e prende tre punti meritati e pesantissimi per la zona salvezza. Per il Milan è notte fonda.