Il cambio di proprietà, la penalizzazione, l'ultimo posto in classifica. Non era finito bene il 2014 del Parma, fanalino di coda della Serie A, dopo un campionato in cui aveva conquistato anche l'Europa. Il 2015 però comincia a sorridere ai crociati, che cominciano battendo una Fiorentina incapace di ribaltare il risultato. Decisivo è un colpo di testa di Costa all'11' minuto sugli sviluppi di un corner, primo gol per lui con la maglia degli emiliani. E Donadoni tira un sospiro di sollievo.
LE SCELTE - L'allenatore bergamasco già non poteva contare su diversi elementi della rosa, tra i quali Belfodil, Acquah (in coppa d'Africa), Jorquera, Biabiany, Ghezzal e Coda (fermi in infermeria), e infine gli squalificati Santacroce e Galloppa. Non sta sicuramente meglio la Fiorentina, priva di Borja Valero per squalifica, oltre che di Bernardeschi, Rossi, Babacar e Badelj per squalifica, mentre Neto, dopo il mancato rinnovo, ufficializzato dalla società, lascia il posto tra i pali a Tatarusanu.
LA PARTITA - La sfida sin da subito è chiara, vista la maggior qualità degli uomini di Montella, che creano svariate occasioni durante tutta la gara, ma subiscono all 11' il gol di Costa, bravo a farsi trovare sul secondo palo sugli sviluppi di un corner spizzato da Lucarelli, battendo Tatarusanu per portare in vantaggio i suoi. Subito viva la gara, dall'altra parte Mati Fernandez mette Mario Gomez tutto solo davanti al portiere, ma il tedesco calcia addosso a Mirante, aprendo la sua giornataccia. Non sta a guardare il Parma, con Cassani che di testa potrebbe raddoppiare, ma la manda alta. I viola continuano a sviluppare gioco con costanza, sfruttando l'ottima tecnica e il giropalla, e un ottimo Cuadrado è un pericolo pubblico: al 31' De Ceglie lo stende in area, e l'arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Gomez, che calcia malissimo e vede il suo tiro respinto da Mirante. La partita si incattivisce, ma la Fiorentina non si abbatte e continua ad attaccare, anche nella ripresa, tra una punizione di Mati Fernandez e un cross di Joaquin su cui non arriva nessuno. Il Parma è in netta confusione dietro, ma il rientro di Paletta si dimostra fondamentale: l'italo-argentino sbroglia un paio di situazioni complicate. Finale in cui arrivanche anche due cartellini rossi pesanti, per Gonzalo Rodriguez e Savic, i due centrali di difesa: il primo per doppio giallo, il secondo per una stupida gomitata. Finale quasi d'assedio, come tutta la partita di fatto, nel quale però l'occasione migliore cade sul piede di Rispoli in contropiede, sciupata calciando addosso a Tatarusanu, dopo che una decina di minuti prima anche Bidaoui aveva sbagliato un'occasione simile. Non cambia però la sostanza: al triplice fischio finale è il Parma a festeggiare.