Agguanta un punto importantissimo il Cesena sul difficile campo del Sassuolo, in una partita giocata in mezzo alla nebbia padana, che non ha comunque ostacolato lo svolgimento della gara. Il finale è di 1-1, per effetto delle reti, entrambe nella ripresa, di Zaza dal dischetto, concesso per un fallo molto dubbio di Magnusson su Vrsaljko, e di Zè Eduardo, arrrivato nel terzo dei quattro minuti di recupero concessi da Cervellera.

Primo punto dunque per Di Carlo sulla panchina dei romagnoli, dopo la sconfitta casalinga per 4-1 con la Fiorentina. Il nuovo allenatore non ha modificato eccessivamente il modulo della squadra, riproposta con il 3-5-1-1, con Magnusson a sostituire lo squalificato Volta e Zè Eduardo schierato un po' a sorpresa a centrocampo, scelta che poi si è rivelata vincente. Davanti ancora Defrel con Hugo Almeida, mentre conferme in mediana per Carbonero. Dall'altra parte, Di Francesco non poteva contare sugli squalificati Consigli e Cannavaro, sostituiti egregiamente da Pomini e Terranova, mentre davanti turno di riposo per Sansone, non al meglio, con Floro Flores titolare insieme a Berardi e Zaza.

La partita è molto bloccata nella prima mezz'ora, entrambe le squadre puntano a non scoprirsi eccessivamente e lo spettacolo ne risente, non succede praticamente nulla per i primi 30-35 minuti. Partenza comunque determinata del Cesena, propositivo anche sulle fasce, nonostante a centrocampo manchi la fantasia di Carbonero, che uscirà tra l'altro nell'intervallo. Il primo tiro arriva comunque all'8' ed è uno schema su calcio di punizione su cui il sinistro al volo di Zaza finisce alto. Le migliori occasioni arrivano comunque nei 5 minuti finali, e Leali deve superarsi due volte: la prima su un ottimo destro da fuori di Missiroli, sul quale il giovane portiere della Juve si allunga bene per respingere, mentre la seconda è una parata di puro riflesso sul tiro da posizione ravvicinata di Floro Flores, e successivamente la difesa si salva anche su Terranova. Le occasioni migliori comunque il Sassuolo le crea sui calci piazzati, sui quali il Cesena ha subito addirittura 14 gol totali in stagione, e 7 di testa.

Con Brienza in campo al posto di Carbonero, il Cesena prova a giocare in contropiede, sfruttando il fatto che i padroni di casa si sbilancino leggermente di più, provando a rendersi più pericolosi; ci prova per primo Zaza, Lali è ancora pronto però, ed è bravo anche a uscire un paio di volte sui cross che arrivano dalle fasce, dando sicuramente tranquillità alla difesa. Col passare dei minuti anche la squadra di Di Carlo cresce, e prova ad attaccare con più insistenza, rimanendo comunque ordinato dietro: il cambio in panchina sembra aver giovato alla squadra, sicuramente molto più vivace rispetto alla gestione Bisoli. Al 75' però capita il fattaccio: Vrsaljko va via a Magnusson, e una volta in area si butta a terra senza un apparente motivo, ma l'arbitro non è della stessa idea e concede il calcio di rigore, su consiglio del giudice di porta, sbagliando clamorosamente la decisione. Dal dischetto Zaza è magistrale e spiazza Leali, portando in vantaggio i neroverdi. La risposta è immediata ed è affidata a Brienza, che in area si gira bene e conclude largo col sinistro, senza che Cascione e Hugo Almeida riescano ad arrivare al tocco decisivo per il pareggio, ma è solo questione di minuti. All'88' ci prova anche Defrel con un grandissimo sinistro da fuori area su cui Pomini è a dir poco strepitoso, mandando in corner. Il francese si renderà comunque utilissimo quando al 93' pennella al centro un cross col mancino sul quale sbuca la testa di Zè Eduardo, che incorna e regala il pareggio. Finisce 1-1 al Mapei Stadium, danno e beffa per un Sassuolo che a metà ripresa aveva perso Berardi per infortunio.