Torna la rubrica l’Italia che verrà. Questo venerdì andremo a scoprire la nuova promessa del Brescia, Leonardo Morosini.
Leonardo Morosini nasce a Bergamo il 13 ottobre del 1995, con il calcio nel sangue. Per cominciare dal bisnonno giocatore del Brescia e dell’Atalanta negli anno ’30 e ’40, finendo con il fratello Tommaso, protagonista nelle giovanili dell’Inter, attualmente al Catanzaro, una famiglia che vive di calcio insomma.
Tifoso interista, Leonardo inizia a muovere i primi passi proprio con i nerazzurri, dove fa la trafila del settore giovanile fino ai Giovanissimi. Già negli Esordienti si inizia ad intravedere tutta la sua classe, diventa capocannoniere con 18 reti e arriva in semifinale nel mondiale di categoria per club, poi perso ai rigori contro il Valencia. Quell'esperienza tuttavia è indimenticabile per Morosini, che realizza una tripletta in semifinale contro il Benfica, e mette a segno anche un gol in finale. Il salto ai Giovanissimi però non è dei più fortunati. Secondo i tecnici dell’Inter è troppo minuto e deve strutturarsi fisicamente, quindi le strade si dividono e l’Albinoleffe si interessa a lui. Ma anche ad Albinoleffe non va tanto bene, non entra nelle grazie del mister e rimedia tante panchine. Ma in un torneo disputato in Svizzera c’è la svolta. In semifinale realizza una sontuosa tripletta in contro il Fulham, ammaliando il responsabile dell'academy del club inglese, Alistair Mackintosh. Il suo trasferimento a Londra sembra ormai fatto, ma il Brescia irrompe e strappa il ragazzo ai Cottagers. Tutto merito di Nazario Gatti, storico osservatore delle Rondinelle, che crede in lui ciecamente. E Leonardo ripaga la fiducia di Gatti con 12 gol realizzati nei Giovanissimi Nazionali allenati da Omar Danesi. Reti fondamentali per il raggiungimento delle fasi finali del torneo nazionale. Passa poi agli Allievi dove non smette di migliorare, crescendo sempre più, sia dal punto di vista della personalità che della tattica, tanto da convincere il tecnico Roberto Galletti ad affidargli la fascia di capitano. Impressiona anche Giampaolo Saurini, allora allenatore della Primavera bresciana ed oggi al Napoli, che lo convoca prematuramente tra i ragazzi più grandi. Nella stagione successiva forse l’incontro più importante per Leonardo, quello con Ivan Javorcic, che diventerà il suo mentore e maestro. Con l’allenatore croato si stabilisce subito un ottimo rapporto, che si riscontra anche sul campo da gioco, dove Morosini sforna ottime prestazioni, condite anche da 2 reti (in 22 presenze). Migliora a vista d’occhio Leonardo, e quando Javorcic lo sposta 10 metri più avanti diventa inarrestabile: segna 8 reti in 22 apparizioni con 11 assist e 5 rigori procurati. Impossibile per gli allenatori della prima squadra non tenere sott’occhi il ragazzo, che prima da Calori e poi da Bergodi e Iaconi viene chiamato prematuramente tra i Big. Esordisce in Serie B il 10 maggio contro la Reggina, procurandosi anche un rigore; contro la Juve Stabia, alla quarta partita in Serie B, la sua prima da titolare, arriva anche il primo gol con un tiro dalla distanza, specialità della casa. Infine l’esplosione di questa stagione, dove è ormai salito alla ribalta disputando 11 partite sulle 15 giocate fino a questo momento, realizzando anche la rete decisiva della vittoria di Bologna.
Stile di gioco e caratteristiche Leonardo Morosini viene definito dagli addetti, vista anche la militanza nel Brescia, come il nuovo Pirlo. Ma vista la posizione in cui gioca, e le caretteristiche tattiche, viene da pensare più ad Hamsik. Infatti Leonardo è bravissimo nell'inserimento e nel tiro da fuori, proprio come lo slovacco, anche lui scoperto dagli scout delle Rondinelle. La maturazione tecnico-tattica di Morosini si è avuta soprattutto sotto la guida di Javorcic, che senza pensarci neanche, ha avanzato la sua posizione in campo di 10 metri, spostandolo dalla linea mediana alla trequarti. Leonardo ne ha giovato tantissimo, ricoprendo lo stesso ruolo anche in questa stagione in prima squadra. Fiore all'occhiello della giovane promessa è il calcio piazzato, eccone un assaggio:
Il Futuro - Essere titolare a 19 anni in Serie B è già un buon inizio. Ma se quello che abbiamo visto è soltanto l'inizio, allora non perdete d'occhio questo ragazzo. Oltre ad avere le doti tecnico-tattiche per esplodere, è un ragazzo con la testa sulle spalle, non come i vari "fenomeni" di cui parlava anche Conte. L'immediato futuro si chiama Cittadella, squadra che il Brescia affronterà domani, e se volete ammirare la classe ed il talento di Leonardo vi basta accendere la TV. Non ci resta che fare il più grande in bocca al lupo a Morosini, e che continui cosi. Vi lasciamo con la rete che ha deciso Bologna - Brescia, naturalmente di Leonardo Morosini!