Verso Italia - Croazia, nel segno di Balotelli. Nel bene e nel male Mario si conferma accentratore come pochi, anche in giorni in cui è solo la voglia di allenarsi, di risalire gerarchie stabilite ad emergere dagli allenamenti di casa Italia. Parla De Rossi ed è inevitabile ripensare al turbolento post-Mondiale, con le accuse dei senatori, De Rossi appunto e Buffon, ai "ragazzi viziati" del calcio di oggi.
Il centrocampista allontana possibili polemiche e preclusioni, riportando, come già Buffon nei giorni scorsi, un clima di normalità. Sceglie Conte, anche sul fronte Balo "Non è vero che c'è stato un confronto su Balotelli prima di convocarlo, è difficile da credere che un allenatore debba chiedere addirittura il permesso a dei giocatori per convocarne un altro".
"L'allenatore ha detto subito di voler ripartire valutando prima gli uomini che i giocatori senza un riferimento specifico a Balotelli, ho sempre avuto un ottimo rapporto con Balotelli, quando ho avuto qualcosa da dirgli l'ho sempre fatto. Non è detto che con Balotelli dobbiamo diventare amici ma dobbiamo convivere, è uno di quei ragazzi bravi, buoni. Ci sono negli spogliatoi quelli che creano zizzania, lui è esuberante, vive il suo lavoro in maniera particolare. Anche nella Roma nel passato ci sono stati atteggiamenti così ma continuo a volergli bene. Mario non l'ho mai visto uno cattivo e questo basta. Poi lui deve dimostrare quello che deve dimostrare".
Da regista, in assenza di Pirlo e Verratti, a possibile puntello di una retroguardia a tre, viste le carenze del reparto arretrato, orfano di Bonucci, Barzagli e Ogbonna, De Rossi si conferma jolly insostituibile in un'Italia alle prese con diversi problemi "Devi essere pronto a fare tutti i ruoli, non sono preoccupato. Mi reputo all'altezza di fare il difensore centrale, una sorta di libero, mi sentirei, qualora ci fosse bisogno, in grado di farlo. Non so se questo mi allungherà la carriera".