A braccetto in testa alla classifica, in un duello a distanza che vede affiorare, ai microfoni, le prime scintille. Allegri e Garcia si stuzzicano, osservando gli altrui punti deboli, verso uno scontro diretto atteso a dirimere la controversia scudetto. Prima due fermate, ugualmente importanti. In attesa del secondo turno di Champions, con le super sfide con City (Roma) e Atletico (Juventus), l'anticipo di A, con i giallorossi impegnati all'Olimpico (ore 18) con il Verona. Imbattuti i ragazzi di Mandorlini, fermati nell'ultimo turno dal Genoa, ma già a quota 8. Le partenze di Iturbe e Romulo non hanno intaccato un organico collaudato e la sorpresa Ionita, a segno nelle due uscite recenti, ha fatto il resto. Garcia ha poche alternative in mediana, mentre davanti studia il riposo per Totti, con Destro pronto al rilancio. Ballottaggi Torosidis - Maicon e Holebas - Cole dietro. Insidiosa la trasferta di Bergamo per Allegri (20.45). L'Atalanta è reduce da due sconfitte e punta, davanti al pubblico amico, al riscatto. Tornano dal primo minuto Denis e Gomez. Nella Juve, favorito Morata al fianco di Tevez.
Domenica, all'ora di pranzo, il Napoli fa visita al Sassuolo, in una sorta di dentro-fuori per Benitez. Il rocambolesco pari casalingo con il Palermo, con i partenopei rimontati prima da 2-0 e poi da 3-2, ha ulteriormente surriscaldato l'ambiente. La panchina di Higuain, lo scarso utilizzo di Mertens, il mercato, una latente compattezza difensiva, tutto gioca contro il tecnico spagnolo, chiamato a una risposta sul campo. Di Francesco, ancora senza Berardi, cerca la prima vittoria in A. Finora per il Sassuolo tre pareggi e una sconfitta, quella di ampie proporzioni con l'Inter.
A proposito di Inter. Il successo con l'Atalanta ha lanciato i nerazzurri verso l'alta classifica e la sfida di San Siro con il Cagliari è il naturale trampolino per dare continuità al momento positivo. I sardi si trovano all'ultimo posto e faticano ad assorbire il calcio divertente, ma poco equilibrato, del maestro Zeman. Un sol punto in quattro uscite. Senza Icardi, acciaccato dopo la botta rimediata da Benalouane, Mazzarri lancia Osvaldo e Palacio. M'Vila punta a una maglia dopo l'ottimo scorcio di gara con i bergamaschi. Possibili avvicendamenti sulle corsie.
Capitolo Milan. Il pari di Empoli ha risvolti differenti. Una squadra sbadata nella prima frazione, un undici combattivo nella seconda. A preoccupare è la retroguardia, perforata con eccessiva facilità. Rientra Alex e per Inzaghi è una buona notizia. Conferma per Torres, in un nuovo modulo che prevede due mediani, Poli - De Jong, e tre mezzepunte. Di fronte il Cesena, battuto allo Juventus Stadium e chiamato a un'impresa.
A chiudere il programma pomeridiano, Torino - Fiorentina e Chievo - Empoli. Montella deve combattere l'apatia offensiva, in assenza di Gomez e Rossi. Poche le soluzioni possibili. Cuadrado e Ilicic a supporto di Babacar, con Bernardeschi pronto a subentrare. Il Torino, ravvivato dai tre punti di Cagliari, si affida nuovamente a Quagliarella. Scontro salvezza, invece, quello tra gli uomini di Corini e l'Empoli di Sarri. Differente lo stato d'animo. L'Empoli ha giocato per 90' alla pari con il Milan, recriminando per qualche scelta arbitrale, mentre il Chievo, dopo l'exploit del San Paolo, fatica a ritrovare le giuste motivazioni. In casa, Corini non può fallire.
In serata il derby di Genova. La Sampdoria, guidata da Mihajlovic, sta sorprendendo. Gruppo giovane, con ragazzi interessanti, su tutti Romagnoli, in prestito dalla Roma. L'attacco è un mix perfetto di forza e tecnica. Okaka apre spazi a Eder e Gabbiadini. Non da meno il Genoa di Gasperini, vicino al colpo grosso a Verona con un ritrovato Matri. Nel derby, dovrebbe trovar posto Pinilla al centro del tridente offensivo con Kucka e Perotti, con l'ex Milan e Juve pronto a subentrare.
Due incontri infine lunedì. Alle 19 l'Udinese, terza forza del campionato, ospita il Parma, sconfitto all'ultimo respiro dalla Roma di Garcia. Donadoni guida una squadra in crescita e la partita si presenta equilibrata aldilà della differenza di punti in classifica. Alle 21, una Lazio decimata dagl infortuni e alla disperata ricerca di punti scende al Barbera. Iachini, al bivio dopo una brutta partenza, ha raccolto due punti preziosi con Inter e Napoli e ora può respirare. Non così Pioli. La Lazio non ha mai demeritato, ma ha conquistato la posta solo contro il Cesena e la classifica piange. Lotito quanto resisterà?