Per Filippo Inzaghi è stata una grande emozione partecipare, a Nyon, all’Uefa per il Forum per allenatori di club di Elite, un’occasione speciale per confrontarsi con quelli che definisce suoi modelli, primo fra tutti Carlo Ancelotti "E’ motivo d’orgoglio essere qui a rappresentare il Milan, un’emozione unica stare in mezzo ad Ancelotti, Ferguson, Mourinho, Guardiola… – confessa il tecnico rossonero – Tutti hanno avuto una parola per me, da calciatore qualcosa ho fatto, adesso devo ripetermi come allenatore o comunque avvicinarmi a questi mostri sacri”.
Al Milan comunque è partita la sua nuova avventura e il tecnico rossonero è soddisfatto del mercato estivo: "Voglio ringraziare la società ed il presidente per la campagna acquisti. Sono arrivati ottimi giocatori". Il nome più noto è quello di Fernando Torres: "Non lo scopro certo io. Si tratta di un campione che ha passato un anno difficile. Comunque, i test fisici che ha sostenuto sono ottimi e si è presentato bene. Ha speso due ore e mezza a firmare autografi. È essenziale essere disponibile con la nostra gente." L'allenatore non si sbilancia però sull'impiego dello spagnolo. "Ora dispongo di sette attaccanti di ottima fattura. Si potranno provare diverse soluzioni".
Chiedo ai giocatori rigore e disciplina. Così si costruisce un gruppo vero e mi sembra che siamo sulla buona strada, anche se è ancora lunga." Il neo-allenatore dei rossoneri ha quindi raccontato i sentimenti legati al suo esordio fra i grandi allenatori del continente. '"Ritrovarmi insieme ai migliori tecnici del mondo, quali Mourinho, Guardiola o Ancelotti, mi ha procurato una forte emozione ed anche tanto orgoglio". Solo elogi per il tecnico del Real Madrid. "Carlo Ancelotti è un grande esempio per me, una persona speciale. Sono felice che l'Uefa si sia congratulata con lui per le tre Champions League vinte. Mi auguro, non dico di ripercorrere le sue orme, ma solo di potermi avvicinare a lui come allenatore". Il tecnico afferma essere stato accolto "molto bene. Tutti hanno avuto una parola gentile nei miei confronti ed ho dovuto anche fare un discorso davanti a questi grandi tecnici. Ho vissuto due giornate bellissime, che mi rimarranno nel cuore. Spero ce ne saranno altre. Vorrà dire che, dopo quanto realizzato in campo, avrò fatto qualcosa di buono anche in panchina".
Abbiamo gia’ raggiunto il primo obiettivo: i tifosi ci sono tornati vicini. Ero sicuro che saremmo riusciti a ricomporre il legame. Il Milan ha una grande voglia ma non mi azzardo in pronostici”, dice Inzaghi, rispondendo cosi’ al suo predecessore sulla panchina rossonera Allegri che ieri aveva parlato di Milan ”da tre primi posti”. ”Non ci faccio caso. Venti giorni fa, si diceva che il Milan era da decimo posto. Io non mi pongo limiti, ma anche gli altri si sono rinforzati. Lavoriamo sodo per ricostruire il Dna del Milan. Per me e’ già motivo di grande orgoglio allenare la mia squadra del cuore e sapere di essere benvoluto”.