Dopo due annate difficili con Chelsea e Siviglia - pur se contornate da due Europa League consecutive vinte con i Blues nel 2013 e con gli spagnoli a maggio scorso - costellate da diversi infortuni e guai fisici, Marko Marin riparte da Firenze. Ieri il club di Roman Abramovich - proprietario del cartellino del giocatore - tramite il proprio profilo Twitter ha ufficializzato la cessione in prestito del centrocampista offensivo alla Viola.
Marin, classe 1989, è considerato una delle maggiori promesse del calcio teutonico. Ai tempi del Werder Brema - dove ha militato dal 2009 al 2012 - è uno dei migliori giocatori della Bundesliga e attira l'attenzione di diverse big europee. Il Chelsea non perde tempo e nell'estate 2012 lo acquista dai verdearancio per 10 milioni e il tedesco firma un quinquennale con i londinesi. Al suo primo anno in Inghilterra Marin colleziona 16 presenze e una rete. La scorsa estate i Blues lo girano in prestito al Siviglia. In Andalusia totalizza 30 presenze e 2 reti, entrambe segnate in Europa League. Ma - come scritto sopra - in entrambe le squadre Marko rende decisamente al di sotto del proprio potenziale a causa dei numerosi infortuni. Ora il giocatore nativo di Bosanska Gradiska ricomincia da Firenze.
Queste le sue prime dichiarazioni: "Firenze è una piazza molto attraente dal punto di vista calcistico, voglio dare il mio contributo e fare del mio meglio. Ho scelto la Fiorentina per il gioco espresso nelle ultime due stagioni dai viola. Montella è un otimo allenatore, spero di vincere qualcosa insieme a lui. Sono stato accolto alla grande dai compagni di squadra e dai tifosi in città. Non ho parlato con Mario Gomez, ma conosco bene Jovetic. Stevan ama questo club e mi ha parlato molto bene di Firenze. Per quanto riguarda il ruolo, mi adatto molto bene alle esigenze dei tecnici. Posso giocare ala sinistra, ala destra o anche trequartista. Ho avuto due anni travagliati, gli infortuni mi hanno limitato. Ora voglio trovare continuità, sono sicuro che rivedrete presto in campo il miglior Marin. Voglio tornare ad essere il calciatore visto nel Werder Brema. Anzi, ancora più forte. Se c'è un motivo particolare per cui ho scelto la maglia numero 8? No ne ho solo parlato con Jovetic. A Stevan ho fatto tantissime domande, dall'ambiente alla squadra: gli ho chiesto persino dei fisioterapisti. Per quanto riguarda la Nazionale, mi dispiace di non averne fatto parte al mondiale, ma sono comunque felice per la mia Germania. Sono due anni che combatto contro gli infortuni ed era prevedibile la mia non convocazione per il Brasile.Ovviamente spero di tornare in Nazionale."