Arcore, per i tifosi rossoneri, rappresenta da anni il "quartier generale" delle trattative di mercato più importanti del Diavolo. Tutti i colpi del Milan targato Berlusconi hanno visto la luce nelle sale della villa brianzola del patron rossonero. Stasera, Super Pippo si presenta per la quinta volta, da quando è diventato l'allenatore rossonero, davanti al presidente. La sessione di calciomercato è ormai alle battute finali e urge una decisione sui colpi che avranno l'obbligo di riportare il Milan tra le grandi, almeno in Italia. I tifosi e Pippo Inzaghi sperano in un colpo di teatro del presidente, uno scatto d'orgoglio e passione per il "suo" Milan.
L'ESTERNO D'ATTACCO- Per tutta l'estate i nomi accostati ai rossoneri sono stati molteplici, alcuni sono scivolati via senza destare reali interessi ma altri rimangono, ancora a oggi, gli obiettivi principali di questa campagna acquisti. Questa sera, durante la cena di Arcore, la portata principle sarà sicuramente l'esterno d'attacco. La questione tiene banco ormai da giugno e serve una decisione per arrivare ad (almeno) un giocatore prima del 1 settembre. Pippo Inzaghi farà presente la sua manifesta preferenza per Alessio Cerci. L'allenatore ha da tempo espresso parere favorevole per l'ala del Torino, ma la quotazione di 20 mln non incoraggia i rossoneri. Sarebbe richiesto un grosso sforzo economico proprio al patron Silvio Berlusconi. Le alternative però non dovrebbero mancare: Taarabt ha fatto bene con Seedorf ed è idolo del pubblico di San Siro, ma preoccupa caratterialmente e a giudizio del tecnico il suo ritorno non garantirebbe un effettivo salto di qualità. Le indubbie capacità tecnice e il basso costo dell'operazione, insieme alla volontà del giocatore di tornare a Milano, potrebbero però trasformare la trattativa in un last minute a "usato sicuro". Nel caso di Joel Campbell, invece, bisogna fare i conti con l'Arsenal, o meglio con Arsene Wenger, che lo ritiene incedibile. All'opposto, il PSG potrebbe privarsi senza remore di Ezequiel Lavezzi se dovesse arrivare dal Real Madrid Angel Di Maria, ma il Pocho vanta un ingaggio pesante e la trattativa sarebbe complicata anche per l'accordo sul cartellino, nonostante i buoni rapporti tra le due società.
POSSIBILITA'- È diverso invece il ragionamento per Douglas Costa, 23 anni, esterno mancino che ama partire da destra, dello Shakhtar Donetsk. La guerra in Ucraina aveva indotto il brasiliano (con passaporto portoghese) a disertare la convocazione di Lucescu ma all'inizio del campionato il giocatore ha deciso di aggregarsi alla squadra. Douglas Costa vive comunque una situazione precaria, quasi da separato in casa, anche verso i tifosi che non hanno gradito il suo atteggiamento. Lo sa bene il suo agente Kia Jaroobchian (lo stesso di Taarabt), da tempo in contatto con Galliani, che spinge per la cessione in un grande club. Il brasiliano è stato vicinissimo all'Arsenal ma la momentanea conferma proprio di Campbell ha raffreddato la trattativa. Gli ucraini valutano il giocatore ben 25 mln, più dei 20 richiesti da Cairo per Cerci, ma la situazione particolare del brasiliano e una inattesa infatuazione del presidente potrebbero portare in porto un'operazione importante anche in previsione futura.
GLI ALTRI NOMI- A condire il piatto principale ci saranno altri due temi da affrontare questa sera in quel di Arcore: il centrocampo e le cessioni. Le lacune mostrate dal reparto centrale, soprattutto sotto la mediana in fase di impostazione, hanno preoccupato un pò tutti in casa Milan. De Jong sembra incedibile, anche per sua volontà, e questo è già una buona notizia, ma l'unico giocatore attualmente in rosa che sembra capace di far partire la le azioni offensive si chiama Bryan Cristante, classe 1995 e con sole 3 presenze in Serie A. A questo Milan serve come il pane un giocatore di qualità e personalità che possa imbastire la manovra. Il nome più accostato e, per molti affare ormai in dirittura d'arrivo, è quello di Dzemaili. Il Napoli potrebbe farlo partire per una cifra non esagerata e la sua dinamicità e facilità di inserimento è nota, ma lo svizzero non sarebbe propriamente il playmaker ricercato. Il noto giornalista sportivo di cuore rossonero Carlo Pellegatti ha invocato a gran voce il nome di Rabiot del PSG. Il giovane talento francese è in rotta col club parigino, ha il contratto in scadenza nel 2015 ed è valutato una miseria, 8 mln di euro. A quelle cifre strappare alla concorrenza, soprattutto quella italiana della Juventus, un giovane dal talento così cristallino sarebbe un colpo veramente niente male. Ultimo nome accostato ai rossoneri infine è quello di Banega, anche lui in scadenza con il Valencia. Il Milan potrebbe ripetere l'operazione che ha riportato in rossonero Rami e portarsi in casa un giocatore dal carattere sicuramente difficile, ma con piedi educati e in grado di giocare sia in mezzo al campo che da mezzala. Per le cessioni invece, sarà chiesto il parare di Berlusconi sul difensore da sacrificare, sulla questione portieri e sulla possibilità della partenza di qualche giocatore importante (non fondamentale però) come Ignazio Abate.
Il mercato è agli sgoccioli, il Milan prova a mettere a segno i suoi ultimi colpi per dare un nuovo volto alla stagione ormai alle porte. Tanti i nomi, tante le idee, pochi però i contanti. La cena è servita, Silvio Berlusconi pagherà il conto ma chissà che non strappi anche un assegno per regalare al Milan un nuovo grande colpo.