Il sorteggio del calendario di Serie B come teatro di una nuova puntata sulla lunga corsa verso la Presidenza FIGC. Il traguardo, posto all'11 agosto, si avvicina con preoccupante velocità e una conclusione, univoca, è ben lungi dall'esser posta sul tavolo. Demetrio Albertini ha chiuso la porta a un possibile ritiro, annunciando battaglia "Bisogna parlare di quello che c'è allo stato attuale, in questo momento ci sono due candidati. Nell'eventualità, dato che la Lega di A ha appoggiato Tavecchio e non il sottoscritto, la riflessione va girata all'altro candidato".

Con il forte consenso della Serie A, Albertini punta a stravolgere l'ordine naturale delle cose. Le quattro Leghe hanno perso con lo scorrere dei giorni la naturale coesione e oggi oltre la metà della massima serie propende per l'ex centrocampista del Milan. Si era vociferato di un possibile documento, firmato da almeno 10 società, atto a chiedere il ritiro di entrambi i contendenti, con l'apertura a una fase di commissariamento. 

A questo erano state collegate le parole di ieri di Giovanni Malagò "Penso che ci possa essere qualche sorpresa, ma se svelassi qual è non sarebbe più una sorpresa. Io ho le mie idee e stiamo a vedere". L'idea di un passo in avanti del Presidente del Coni per evitare un successo, quello di Tavecchio, portatore di problemi e polemiche per il calcio italiano, resta nell'aria. 

Respinge l'ipotesi Abodi, signore della B, da sempre dalla parte di Tavecchio "La Lega di B è compatta sulla candidatura di Tavecchio. Malagò ha annunciato sorprese, ma se avesse qualche notizia sarebbe meglio saperla. Noi proseguiamo con serenità". In realtà anche all'interno della B non tutti condividono il nome di Carlo Tavecchio. Varese, Brescia e Latina propendono per l'ipotesi commissariamento. 

Di certo l'appeal del capo della LND è in forte calo. Dall'iniziale 70% al 52% attuale. Potrebbe non bastare a Demetrio Albertini, fermo al 34%, ma è forse abbastanza per un ripensamento generale su una carica decisiva nel panorama dello sport italiano.