Come ampiamente previsto, l'Assemblea di Lega Pro è il tavolo a cui si gioca l'odierna partita per la Presidenza FIGC. L'incontro è il teatro di prese di posizione, individuali e collettive, sulla diatriba Tavecchio - Albertini. L'appoggio della Lega guidata da Mario Macalli resta a Carlo Tavecchio, ma non mancano posizioni divergenti. Sono Benevento e Messina a esprimere disappunto per la candidatura del leader della LND, appoggiando di fatto il più giovane dei due sfidanti "Non credo che l'assemblea di Lega Pro abbia un fronte compatto in favore della candidatura di Tavecchio quale presidente della Figc. L'ipotesi commissariamento non è da escludere ma io sono a favore di Albertini. A me farebbe enormemente piacere. Albertini è una persona equilibrata, corretta, leale ed onesta", queste le parole del D.s del Benevento Di Somma.
Macalli, da sempre vicino a Tavecchio, allontana la diaspora, parlando invece di singole diversità, ma di fronte maggioritario ampio "Non avevamo all'ordine del giorno nulla che potesse far cambiare la posizione delle nostre società sull'appoggio alla candidatura a presidente federale di Carlo Tavecchio. Per un fatto di causalità oggi se né è parlato e si è ribadito questo nostro appoggio alla candidatura di Tavecchio, così come era previsto da prima. Non ho mai parlato di una Lega Pro compatta su Tavecchio ma di una Lega Pro unita, poi è possibile che su sessanta società, quando si andrà a votare, ve ne saranno quattro-cinque che dissentano dalla maggioranza e la cosa non mi meraviglierebbe affatto".
A favore di Tavecchio il Pisa "Credo che la corsa per la presidenza della Figc sarà vinta da Tavecchio perché ha un trascorso giusto. La nostra Lega voterà unita per Tavecchio e il nostro 17% si unirà al 34% della Lega Nazionale dilettanti e qualcun altro si aggiungerà. Tavecchio ha fatto una battuta che è stata secondo me strumentalizzata anche troppo da chi ha altri interessi. Manca una settimana, io ci sarò a Roma lunedì prossimo alla votazione del nuovo presidente, e sono convinto che Tavecchio ci garantirà in maniera maggiore di quanto avvenuto fino ad ora".
Il C.t delle rappresentative di Lega Pro, Valerio Bertotto, si scosta invece dalla lotta, preferendo una posizione estranea da parte del mondo calciatori. Dopo le parole al vetriolo di Chiellini e De Rossi, una scelta pacata, atta a focalizzare la lotta alla Presidenza negli ambienti di potere, lontano dal campo "Credo che chi gioca a calcio debba lasciare agli altri il compito di legiferare e prendere decisioni".